> > "Effetti collaterali col vaccino sono buon segno", uno studio rivela il motivo

"Effetti collaterali col vaccino sono buon segno", uno studio rivela il motivo

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"Il vaccino provocherà probabilmente effetti collaterali a molte persone, ma è una buona cosa". A dirlo è l'immunologo Matthew Woodruff.

L’insorgenza di effetti collaterali a seguito della somministrazione di un vaccino, tra cui anche quello contro il Covid-19, non deve spaventare la popolazione. Esso, infatti, secondo gli esperti è un buon segno, in quanto rivela che le dosi sono potenti e stanno facendo effetto sull’organismo. È per questa ragione che, in caso di effetti non gravi, bisogna stare tranquilli.

Gli effetti collaterali del vaccino

La somministrazione dei vaccini farà probabilmente sentire molte persone una m***a per alcuni giorni. Probabilmente è una buona cosa, ed è una prospettiva molto migliore di quella di ammalarsi o morire nel lungo termine“. A dirlo è Matthew Woodruff, immunologo del Lowance Center for Human Immunology della Emory University di Atlanta, in Georgia.

I vaccini – spiega – agiscono introducendo una versione sicura di un agente patogeno nel sistema immunitario del paziente. Il sistema immunitario ricorda questo incontro e risponderà in modo più efficiente quando incontrerà lo stesso agente patogeno. Tuttavia, sviluppa questa memoria solo se il vaccino racchiude segnali di pericolo sufficienti a dare il via a una solida risposta immunitaria. Ciò significa che, se sto sviluppando un vaccino, devo convincere il tuo sistema immunitario che il vaccino stesso è una minaccia che vale la pena prendere sul serio“.

Gli adiuvanti

La “colpa” degli effetti collaterali, spiega inoltre l’esperto, è degli adiuvanti. “Per rendere i vaccini più efficaci, interi laboratori sono stati dedicati alla sperimentazione e allo sviluppo di segnali di pericolo sintetici, che gli immunologi chiamano adiuvanti. Questi – spiega – sono tutti progettati con lo stesso scopo di base: mettere in azione il sistema immunitario in modo da massimizzare l’efficacia e la longevità della risposta. In tal modo, massimizziamo il numero di persone che trarranno beneficio dal vaccino e il periodo di tempo in cui queste persone saranno protette. Per fare ciò, ci si avvale degli stessi sensori che il sistema immunitario utilizza per rilevare i danni in un’infezione attiva. Questo vuol dire che, mentre stimoleranno una risposta immunitaria efficace, causeranno effetti infiammatori temporanei“.

Le reazioni possono essere molte, dal dolore nel sito di infezione fino alla febbre. “I vasi sanguigni nell’’area diventano un po’ più ‘permeabili’ per aiutare a reclutare le cellule immunitarie nel tessuto muscolare, provocando l’arrossamento e il rigonfiamento dell’area. Tutto ciò dà il via a una risposta immunitaria in piena regola in qualche linfonodo nelle vicinanze che si svilupperà nel corso delle settimane. In termini di sintomi, ciò può provocare arrossamento e gonfiore nel sito di iniezione, rigidità e indolenzimento nei muscoli, gonfiore e ingrossamento dei linfonodi locali e, se il vaccino è abbastanza potente, anche febbre“.

Tutte queste cose – conclude Woodruffsono normali, previste e persino intenzionali. Sono segni che il vaccino sta facendo ciò per cui è stato progettato: addestrare il tuo sistema immunitario a rispondere a qualcosa che altrimenti potrebbe ignorare in modo da essere protetto in seguito. Ciò non significa che il vaccino ti abbia fatto ammalare di Covid-19“.