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Sindrome post-Covid, indagine multicentrica sui sintomi persistenti

nebbia cognitiva e covid

La Fondazione BRF ha lanciato un’importante iniziativa sulla sindrome post Covid-19. Il test è riservato a chi è stato dichiarato guarito.

Gli esperti la chiamano Long Covid o “sindrome post-Covid”: circa un terzo dei pazienti positivi al Sars-Cov-2 continua ad avere dei sintomi anche dopo 6 settimane dalla negativizzazione al virus. Diversi studiosi in questi mesi si sono interrogati sui sintomi persistenti dei pazienti guariti dal Covid-19. L’affaticamento e la stanchezza cronica sono i disturbi più frequenti tra gli ex pazienti, a cui si aggiungono sensazione di fiato corto, perdita di memoria, difficoltà di concentrazione, dolori articolari diffusi, eruzioni cutanee, mal di testa e vertigini, insonnia. In una parola la “foggy brain”.

Ma cosa si intende nel dettaglio? «Il termine – spieganoi ricercatori della Fondazione BRF – Istituto per la Ricerca in Psichiatria e Neuroscienze – esprime quella sensazione riportata al colloquio anamnestico dai pazienti post Covid che descrivono un “offuscamento” o anche proprio un “annebbiamento” delle loro capacità cognitive». Superata la fase acuta di malattia con la progressiva ripresa dei ritmi e delle attività proprie della loro vita lavorativa e sociale diversi soggetti «si accorgono, molto più che durante la fase di acuzie dell’infezione, di presentare un affaticamento che non è solo fisico ma anche cerebrale».

Una vera e propria nebbia, dunque: «Le difficoltà riferite riguardano la capacità di concentrazione (soprattutto se richiesta per tempi medio lunghi), l’attenzione, la memoria (soprattutto di breve termine)». Ma c’è di più: gli studi e l’esperienza clinica rivelano come «i pazienti raccontino di difficoltà in attività che in epoca pre-Covid svolgevano senza alcun problema e questa percezione alimenta uno stress reattivo alle difficoltà che tende poi ad incrementarle. Ogni paziente valutato risponde chiaramente di non sentirsi più efficiente sul piano mentale come lo era prima della malattia».

Ed è proprio su questa scorta che la Fondazione BRF – Istituto per la Ricerca in Psichiatria e Neuroscienze ha lanciato un’importante iniziativa: una “Indagine multicentrica sui sintomi persistenti post Covid-19“, dunque sulla sindrome post Covid-19. Parliamo di un test riservato a chi è stato affetto da infezioni da Covid-19 ed è stato dichiarato guarito.

La partecipazione al test è assolutamente anonima e non sarà in alcun modo possibile risalire alla persona. Sarà, tuttavia, fondamentale per la Fondazione e per la ricerca scientifica recuperare i dati e comprendere in che maniera la sindrome post Covid-19 stia impattando sulla salute mentale dei pazienti che hanno contratto il virus.

Grazie a tutti gli utenti che vorranno rispondere al sondaggio e mettere a disposizione della scienza le loro testimonianze.