La variante inglese fa temere ormai il peggio.
Secondo le parole del pediatra Luigi Nigri, otto tamponi su dieci effettuati sui bambini risultano positivi, rendono i piccoli asintomatici vettori del contagio in famiglia. “Non si fa in tempo a effettuare il tampone che il virus si è già diffuso in famiglia fra genitori e nonni. Nel frattempo il tracciamento va a rilento e in alcuni casi è totalmente saltato” queste le preoccupanti parole del medico, che seguono di poco le notizie di contagio sempre più galoppante.
L’incidenza della variante inglese tra i bambini
Ormai la terza ondata sembra alle porte, guidata dalle varianti del virus che sembrano colpire principalmente i più giovani che, frequentando le scuole, favoriscono la diffusione della malattia.
A complicare i lavori dei medici e operatori è la generale assenza di sintomi nei bambini, che come per il covid normale, possono essere colpiti, ma statisticamente non risentono in particolar modo della malattia.
Il suggerimento dei medici è quello di tenere sempre monitorati i bambini e, se possibile, favorire la didattica a distanza. Inoltre, in casi di parenti o persone vicine che risultino positivi, di effettuare immediatamente un tampone anche ai più piccoli e scongiurare il peggio.
Ad allarmare è anche il sistema di tracciamento, che continua ad essere in difficoltà e rischia di cadere completamente con questa terza ondata.