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Salvini chiude i porti italiani: "nave Aquarius a Malta"

Salvini commenta la decisione di Mattarella

Decisione clamorosa quella del ministro dell'Interno, Salvini non ha concesso alla nave Aquarius l'accesso ai porti italiani. A bordo 629 migranti

Decisione senza precedenti quella presa del neo ministro dell’Interno Matteo Salvini, intenzionato a non concedere alla nave Aquarios, con a bordo 629 migranti, l’autorizzazione per fare ingresso in un porto italiano. L’imbarcazione si trova nel Mediterraneo ad una distanza indicativa di 43 miglia da Malta e sarebbe intenzionata ad attraccare in Italia per consentire ai migranti di raggigungere la terraferma. Una vera e propria sfida alle autorità maltesi quella lanciata da Salvini che ha recapitato loro una lettera urgente nella quale richiede di far approdare Aquarius alla Valletta. Nella missiva il titolare del Viminale sottolinea che si tratta del porto “più sicuro” e dunque che spetta a Malta concere all’imbarcazione il via libera per accedere al porto. Si tratta dunque, come largamente preannunciato in campagna elettorale, della prima azione concreta del governo in tema immigrazione.

La linea della fermezza di Matteo Salvini

Nelle ultime ore dalle autorità maltesi è arrivato il divieto di ingresso in porto della nave Seefuchs, a bordo della quale erano presenti 126 migranti. L’imbarcazione, in difficoltà a causa delle cattive condizioni meteo, non ha avuto la possibilità di entrare nel porto poichè Malta ha proposto unicamente assistenza in mare, non autorizzandone l’ingresso. Per questo la Guardia costiera italiana è intervenuta consentendo alla nave di approdare al porto di Pozzallo. “La Valletta”, ha sottolineato Salvini, “non può sempre dire no a qualsiasi richiesta d’intervento”. La preannunciata linea della fermezza è stata dunque mantenuta, con il ministro dell’Interno che ha assicurato che “non si ripeterà un’altra estate con sbarchi, sbarchi e sbarchi”.

La reazione dell’Unchr

Al momento da Malta non è arrivata alcuna risposta, ma nel frattempo Salvini ha deciso di chiudere i porti italiani mandando di fatto un eloquente messaggio all’Europa, nel sottolineare che l’Italia non dovrà più essere lasciata sola a gestire gli sbarchi. Lo scorso 9 giugno il neo ministro ha sottolineato che non avrebbe più permesso alle Ong attive nel Mediterraneo di “continuare a svolgere il ruolo di taxi del mare”. “Oltre 750 morti nel Mediterraneo nel 2018: il salvataggio di vite in mare deve restare una priorità assoluta di ogni governo”, ha dichiarato dopo la decisione di Salvini la portavoce dell’Unchr per i rifugiati per il sud Europa Carlotta Sami. La nave Aquarius sta facendo al momento rotta verso un porto di sicurezza ancora non assegnato: non è al momento chiaro se i migranti, tra i quali vi sono 123 minorenni non accompagnati, 7 donne incinte e 11 bambini, accederà al porto di La Valletta.