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Salvini da Mattarella: problema non i giudici ma politico

Salvini Mattarella

Sergio Mattarella incontra al Quirinale Matteo Salvini, il quale avrebbe spostato il problema dei fondi della Lega su un piano strettamente politico.

Incontro “cordiale” ma anche “utile, positivo e costruttivo” quello tra Matteo Salvini e Sergio Mattarella. E’ in questa maniera che fonti del Quirinale e della Lega descrivono il colloquio. Sul tavolo non la sentenza della Cassazione sui fondi spariti del Carroccio ma le iniziative che sta portato avanti il Viminale. Sembra però che il leader leghista non abbia rinunciato ad affrontare la questione del sequestro dei 49 milioni di euro, spostando però la discussione su un piano prettamente politico.

Incontro Salvini-Mattarella

“Molto cordiale” per il Quirinale il faccia a faccia tra Sergio Mattarella e Matteo Salvini. Anche il ministro dell’Interno, al termine dell’incontro in agenda alle ore 12:00 di oggi lunedì 9 luglio 2018, ha assicurato che il dialogo con il Presidente della Repubblica è stato “utile, positivo e costruttivo”. Fatto sta però che è durato appena trenta minuti, troppo pochi per spiegare a Mattarella “le tante cose fatte nel mio primo mese da ministro, per mantenere le promesse, per difendere i confini, per proteggere gli italiani e riportare ordine, rispetto e tranquillità in Italia” come aveva annunciato Salvini, correggendo il tiro.

Inizialmente, infatti, il vicepremier leghista aveva chiesto di salire al Colle per affrontare la sentenza della Cassazione che ha ordinato il sequestro di ogni somma di denaro riferibile alla Lega, che siano su conti bancari, libretti o depositi, fino al raggiungimento dei circa 49 milioni che il partito deve restituire allo Stato. Tali fondi, legati al caso dei rimborsi elettorali usati illecitamente dal Carroccio durante l’era Bossi (2012), sono infatti spariti. Ad essere condannati finora (in primo grado) l’ex segretario Umberto Bossi e l’ex tesoriere della Lega Francesco Belsito, per truffa ai danni del Parlamento.

Più che al Capo dello Stato, Salvini chiedeva un colloquio con il presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Inizialmente il leader della Lega aveva difatti come obiettivo un intervento di Mattarella su una sentenza passata in giudicato. Una richiesta al limite dello scontro istituzionale, perché va da sé che non ci si può rivolgere al Presidente della Repubblica come se rappresentasse un quarto grado di giudizio. Col passare dei giorni i toni di Salvini si sono abbassati, e così alla fine il Quirinale ha concesso l’incontro precisando però che sarebbero state “ovviamente escluse dall’oggetto del colloquio valutazioni o considerazioni su decisioni della magistratura“.

Salvini: intervento sia politico

Stando a quanto riporta Repubblica.it, però, Matteo Salvini avrebbe comunque tentato di affrontare la questione, anche se molto più alla larga. “Non chiedo un suo intervento sui giudici – sarebbe stato il ragionamento del leader leghista in base alle ricostruzioni – ma se vengono sequestrati i conti correnti della Lega, così come stabilito dalla Cassazione che chiede indietro addirittura 49 milioni, non potremmo di fatto più fare politica”.

Salvini avrebbe quindi cercato di evitare di polemizzare sui giudici ma di far rientrare la vicenda in ambito prettamente politico. Sembra comunque però che la Lega si stia organizzando per arginare gli effetti della sentenza, visto che ormai esistono due partiti paralleli a cui ci si può iscrivere a seconda se si abita al Nord o al Sud.