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Incontro Salvini e Di Maio: "Significativi passi avanti"

salvini e di maio

Al termine della riunione tra Salvini e Di Maio, i leader scrivono in una nota congiunta che sono stati fatti "significativi passi avanti".

“Significativi passi avanti”. E’ quello che recita la nota congiunta pubblicata da Luigi Di Maio e da Matteo Salvini dopo l’incontro successivo al lasciapassare di Berlusconi all’ipotesi di un governo giallo-verde. La decisione del leader degli azzurri ha infatti sbloccato la situazione di stallo che aveva interrotto il dialogo tra il primo partito d’Italia e la forza politica in maggioranza nella coalizione di Centrodestra. Per quanto concerne la premiership, non c’è ancora nulla di definito. Attesa una nuova riunione tra i tecnici Lega-M5s.

Salvini e Di Maio: passi avanti

Matteo Salvini e Luigi Di Maio si sono incontrati nella mattinata del 10 maggio 2018 a Montecitorio dopo che il terzo incomodo Silvio Berlusconi ha dato il proprio consenso per un governo Lega-M5s. Presenti anche Vincenzo Spadafora e Giancarlo Giorgetti. In una nota pubblicata dai leader dei partiti è stato specificato che, per quanto riguarda la scelta del premier e la composizione dell’esecutivo, sono stati fatti “significativi passi avanti”. I leader confermano di avere intravisto un barlume di luce nell’ottica di una collaborazione che consenta di dare un governo al Paese. Il clima sembra quindi positivo. Nel pomeriggio, si svolgerà la riunione tra i responsabili tecnici di Lega e Movimento 5 stelle.

Salvini

Salvini ha dichiarato che, se verrà stipulato un accordo, il governo partirà, altrimenti si andrà al voto. “Come promesso, stiamo lavorando fino all’ultima ora per far nascere un governo fedele al voto degli italiani” ha tenuto a precisare alla stampa. Berlusconi, da parte sua, ha affermato che l’alleanza tra M5s e Lega non significherà una rottura tra Forza Italia e il Carroccio, nonostante gli azzurri non voteranno la fiducia.

Il nodo Presidente del Consiglio

Per quanto riguarda la premiership non c’è ancora nulla di certo, benché non venga escluso il nome di Matteo Salvini. Il leader del Carroccio ha ammesso che sarebbe per lui un onore guidare il Paese. Di Maio, che non abbandona l’idea di ottenere l’incarico, ha tuttavia invitato a pensare bene a una possibilità del genere. In ogni caso, sia i leghisti che i pentastellati escludono un presidente tecnico, preferendo una figura politica. Sembra dissolversi l’opzione Giancarlo Giorgetti. La gara resta quindi aperta, con una condizione: se il M5S darà il suo consenso a Salvini avrà, inevitabilmente, ministeri di peso. A cominciare da quelli economici, sui quali il Movimento 5 stelle spera da tempo di mettere le mani.