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Salvini: “La prossima settimana la Lega farà una proposta convincente per il Colle”

Matteo Salvini

Neanche Matteo Salvini sembra immune da un piano B per il Quirinale senza Cav: “La prossima settimana la Lega farà una proposta convincente per il Colle”

Matteo Salvini gioca di fino e sul tema del Quirinale annuncia ai cronisti fuori dal Senato che “la prossima settimana la Lega farà una proposta convincente per il Colle”. Attenzione, manca il secondo elemento, peraltro ribadito con cura dallo stesso Salvini proprio ai cronisti: Il leader del Carroccio è in attesa che Silvio Berlusconi sciolga la riserva per candidarsi al Quirinale.

Matteo Salvini, la falsa ritrosia del Cav e la “proposta convincente della Lega”: convincente per chi?

Che significa? Che le apparenti titubanze tattiche del Cav in attesa di avere all’incasso certo i poco più di 50 voti che gli servono per scalare il Colle alla quarta chiama e la camomilla ai “traditori” azzurri fanno il gioco di un segretario politico che alla candidatura di Berlusconi, spergiuri a parte, ci crede solo a metà.

Proposta convincente della Lega di Salvini, e potrebbe non essere affatto il Cav

Ha detto Salvini: “La settimana prossima, quando si comincia a votare, la Lega come forza responsabile e di governo, adesso e nei prossimi anni, farà una proposta che penso potrà essere convincente per tanti se non per tutti”. Prospettiva del futuro a parte, Salvini è ufficialmente il capo di un partito che il suo candidato dovrebbe già averlo: Berlusconi. Perché dunque il bisogno di chiarire che entro il 24 la Lega avrà un nome se la Lega quel nome ce l’ha già?

I nomi in ballo e il patto con Renzi dietro la proposta convincente della Lega di Salvini

Per capire quale sia la linea del Carroccio basta riesumare le recenti dichiarazioni del vice si Salvini, Fontana, sul tema del Quirinale: La Lega di Salvini sosterrà la candidatura di Silvio Berlusconi finché sarà possibile, ma nel frattempo si apre ad altre strade per trovare “un capo dello Stato super partes e garante di tutti”. Ecco, quel “garante di tutti” suona come un Piano B rispetto all’opzione Cav, che, a torto o a ragione, garante di tutti non lo sarà mai come dato empirico. Perciò le dichiarazioni di Salvini fanno il paio con i recenti rumors circa un “patto fra Mattei” con Italia Viva di Matteo Renzi per tenere Draghi al Quirinale e magari proporre nomi “di garanzia” condivisi o condivisibili come quelli di Pierferdinando Casini o Giuliano Amato.