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Salvini: “Sotto i 40 vaccino libero, green pass allo stadio ma non per la pizza”

Matteo Salvini ha detto la sua sul green pass

Salvini: “Green pass allo stadio ma non per la pizza. Mettiamo in sicurezza dai 60 in su, da 40 a 59 scelgano, per i giovani il vaccino non serve”

Matteo Salvini interviene sul tema green pass in un’intervisra a Repubblica e lo dice chiaramente: “Sotto i 40 il vaccino sia libero, e il green pass va bene allo stadio, ma non certo per la pizza”. Il leader della Lega ha spiegato la sua posizione in merito ai due temi caldi di un’estate che sembra destinata a chiudersi ancora sotto scacco delle restrizioni anti covid nella misura in cui una sua parte è ancora sotto scacco della variante Delta. E Salvini ha le idee chiare, condivisibili o meno che siano: il vaccino anti covid per i giovani ha una utilità ed una urgenza esagerate e lui stesso aveva annunciato che non si sarebbe vaccinato prima di agosto, spiegando: “Mi vaccinerò ad agosto, non voglio saltare la fila e attenderò il mio turno”

L’opinione di Salvini: “Green pass allo stadio, ma vaccinare i giovani non serve”

E a Repubblica il leader del Carroccio ha ribadito quel concetto e ne ha ampliato altri: “Io mi vaccinerò a breve, come libera scelta, e ho 48 anni. Mettiamo in sicurezza dai 60 in su, da 40 a 59 scelgano, per i giovani non serve”. E in tema di green pass e della numerose  ipotesi sul campo Salvini ha detto: “Se vogliamo il green pass per tutti, al momento finiremmo a ottobre, facendo saltare la stagione e le vacanze. Sarebbe devastante. E inutile”

Matteo Salvini: “Green pass allo stadio, non puniamo figli e nipoti”

A quel punto si è posto il dubbio su cosa andrà a decidere quindi un Consiglio dei Ministri che è di fatto diviso fra coloro che la pensano come Salvini e chi ha idee molto più rigide in merito, come ad esempio Il Pd.  Salvini ha detto che il suo orientamento sarà quello del buon senso: “Per andare a San Siro, con 50mila persone, o a concerti da 40mila spettatori il green pass ha senso, ma sui treni pendolari no, per mangiare la pizza no. Mettiamo in sicurezza genitori e nonni senza punire nipoti e figli”. E ancora: “Presto cambieremo il criterio sui colori delle regioni. Su ottomila posti in terapia intensiva, oggi ne sono occupati 156, in calo rispetto a ieri. Usiamo il modello tedesco: niente pass, ma buon senso, educazione, regole. In Francia l’hanno reso obbligatorio sia perché la campagna vaccinale aveva difficoltà, sia per il crollo di popolarità di Macron”. 

Salvini: “Green pass allo stadio, basta parlare di multe e divieti”

E sulla sua pagina Facebook Salvini ha rincarato la dose: “Chi da giorni parla di multe, chiusure, divieti e zone rosse (ieri per fortuna solo 3 morti e il 98% dei letti di terapia intensiva libero) danneggia il lavoro, la salute e la vita degli italiani. Ieri in Gran Bretagna c’erano 54mila positivi, ma il numero di morti è basso e stabile: la variante Delta è contagiosa e rapida ma non intasa gli ospedali”. Poi la chiosa: “Continuiamo con l’opera egregia del generale Figliuolo e delle Regioni: mettiamo in sicurezza con velocità chi è più a rischio di esiti gravi del contagio, i fragili, gli over 60. Ricordo che l’85% dei deceduti ha più di 70 anni, nei casi sotto i 60 il tasso di letalità è inferiore all’1%. Serve farsi guidare dal buonsenso e dai dati oggettivi, non da allarmismo e terrore”.