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Salvini torna in aula a Palermo nel processo “Open Arms”

Matteo Salvini nell'aula bunker dell'Ucciardone

Salvini torna in aula a Palermo nel processo “Open Arms”, nell’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo è prevista l’escussione dei testi della Procura

Nella mattinata di oggi, 8 aprile, Matteo Salvini torna in aula a Palermo nel processo “Opnen Arms”, come ministro dell’Interno il leader leghista venne indagato ed imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. I fatti che vengono contestati in dibattimento a Salvini sono quelli dell’agosto del 2019. In quelle circostanze la nave della Ong spagnola Open Arms venne tenuta in attesa forzosa per diversi giorni in mare con oltre 160 persone a bordo. 

Open Arms, Salvini torna in aula a Palermo

Il natante cercava un porto sicuro ma dovette attendere molto. Nell’udienza di oggi del processo presso l’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo è prevista l’escussione dei testi a carico, quelli dell’accusa. Si tratta di Marc Reig Creus, il capitano Open Arms, di Dario Caputo, l’ex prefetto di Agrigento, poi di Rosa Maria Iraci, questore di Agrigento, Vincenzo Asaro, direttore sanitario dell’ospedale di Licata, Cristina Camilleri, responsabile CTA Dipartimento salute mentale di Agrigento, Alessandro Dibenedetto, psicologo di Emergency e Katia Valeria Di Natale, medico in servizio presso lo staff Cisom. 

La parole su Facebook: “Ho difeso i confini”

Sulla sua pagina social e postando una foto dell’aula in cui è comparso Salvini ha scritto: “Vi saluto dall’aula bunker del carcere dell’Ucciardone di Palermo, quella degli storici processi alla mafia, dove oggi risponderò dell’accusa di ‘sequestro di persona’ perché, da ministro e da italiano, ho difeso i confini, salvato vite e protetto l’Italia, le sue leggi e la sua dignità. A testa alta e col sorriso, vi abbraccio”.