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Matteo Salvini tratterà per le presidenze delle Camere

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L'incontro di centro-destra si è concluso con la scelta di Salvini a dirigente della trattativa sulla questione delle presidenze delle Camere.

Al vertice del centro-destra tenutosi a Palazzo Grazioli, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi hanno riconosciuto la leadership di Matteo Salvini per la trattativa che riguarderà la questione delle presidenze delle due Camere. L’incontro, svoltosi in un clima pacifico, ha visto anche alcuni screzi tra il segretario della Lega e il leader di Forza Italia.

Salvini leader del centro-destra

Si è svolto il 13 marzo 2018 l’incontro del centro-destra che ha deciso chi sarà a condurre la trattativa inerente la questione delle presidenze di Camera e Senato. Meloni e Berlusconi hanno ceduto l’incarico a Matteo Salvini, dato l’evidente sorpasso alle elezioni della Lega ai danni di Forza Italia. Sarà il segretario della Lega, quindi, a trattare con le altre forze politiche. Non solo. E’ emerso che Giorgia Meloni avrebbe proposto allo stesso Salvini di proporsi per il ruolo di presidente del Senato per agevolare il Presidente Mattarella a dare un mandato esplorativo al leader leghista. Il segretario della Lega otterrebbe così la seconda carica dello Stato.

Sulle presidenze delle Camere restano le aspirazioni dei singoli partiti. Forza Italia vorrebbe che la presidenza di Palazzo Madama andasse a Paolo Romani, appoggiato anche dai Dem.

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Il vertice si è riunito con l’obiettivo primario di dimostrare la compattezza del centro-destra in vista di importanti appuntamenti, tra cui le consultazioni al Quirinale. Salvini incontrerà Pd e Movimento 5 stelle per il dibattito sulle presidenze delle Camere, poi incontrerà di nuovo gli alleati. Come ha dichiarato la Meloni, infatti, il segretario leghista dovrà decidere se essere capo della Lega o il candidato premier della coalizione. La decisione dovrà essere presa insieme agli alleati del centro-destra.

Sebbene il fine dell’incontro fosse, per l’appunto, quello di mostrare l’unione del centro-destra, pare ci siano stati degli attriti tra Berlusconi e Salvini riguardo alla possibilità di stringere accordi con l’opposizione. Se il leader di Forza Italia si è detto aperto a un’alleanza con il Pd, il segretario leghista ha dichiarato con fermezza di essere contrario alla proposta, ammettendo di preferire il dialogo con i 5 stelle. Gli stessi 5 stelle che sono attualmente divisi sulla questione delle Olimpiadi a Torino, come ha rimarcato Giorgia Meloni. Lo schema che ha invece in mente il segretario del Carroccio prevede che i due scranni più alti vadano ai partiti vincitori, quindi Giorgetti in pole per Montecitorio e Toninelli per Palazzo Madama.

Al termine dei colloqui che Salvini avrà nei prossimi giorni con le altre forze politiche si capiranno le soluzioni che troveranno maggior sostegno in Parlamento.