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Salvini: "Una battaglia antidroga scuola per scuola"

Salvini in diretta

La lotta allo spaccio di stupefacenti si svolgerà a partire dalle scuole per allontanare gli spacciatori dagli studenti.

In una diretta sul profilo Facebook durante un intervento al Viminale, il ministro Matteo Salvini ha presentato alla stampa il pacchetto ribattezzato “Scuole sicure”. Si tratta di una “battaglia antidroga, quartiere per quartiere, scuola per scuola” inizialmente in 15 città italiane in cui il governo collaborerà con presidi, sindaci e prefetture. “Se riusciremo ad allontanare un solo spacciatore da un solo ragazzino che entrerà a scuola la prossima settimana, saranno soldi ben spesi”. Il progetto è stata paragonato a “Spiagge sicure“, l’operazione ancora in corso che ha portato a risultati “positivi oltre ogni aspettativa. Ad oggi sono più di 3 mila i reati contestati, 270mila i beni confiscati, per un importo pari o superiore ai 2 milioni di euro”.

Operazione antidroga

Il progetto del Viminale prevede l’installazione di numerosi impianti di videosorveglianza all’esterno delle scuole, nell’ottica di un investimento a medio e lungo termine. Salvini ha garantito che “non ci sarà alcun rastrellamento, dobermann o carri armati fuori dagli istituti scolastici”. L’obiettivo è “un’opera di attenzione e prevenzione nei dintorni dei plessi scolastici” sulla base delle segnalazioni di presidi e sindaci alle prefetture. I prefetti dovranno presentare i progetti entro il prossimo 20 settembre.

Il vicepremier ha ricordato che nel 2017 è stato registrato un aumento dei reati legati allo spaccio e al consumo di droga, in particolare nei pressi delle scuole. “Scuole sicure” si pone l’obiettivo di invertire la tendenza per il prossimo anno.

Scuole sicure

Il nome “Scuole sicure” è stato coniato da Salvini nel corso della conferenza stampa, alla domanda di un giornalista che gli ha chiesto un aggettivo da contrapporre alla “Buona scuola” di Renzi. La sicurezza sarà perseguita dal governo sia all’esterno (ed è questo l’ambito di competenza del Viminale) che all’interno. Il ministro Bossetti si sta occupando di “spendere in manutenzione quei 7 miliardi di euro che altri non hanno speso in precedenza”.

La manovra economica

Il vicepremier si è rifiutato di rispondere a domande che riguardano le questioni economiche attualmente in discussione a Palazzo Chigi. Ma ha assicurato che le promesse fatte in campagna elettorale verranno rispettate. Le priorità del Ministero dell’Interno comprendono la lotta alla mafia, alla droga, la sicurezza urbana, la lotta allo sfruttamento e alla tratta di esseri umani: “A livello economico faremo lo stesso. Il modello Aquarius verrà traslato in materia economica, rispettando quanto promesso agli italiani”.

Sui tempi previsti dalla manovra, Salvini ha precisato che gli elettori “sanno che non moltiplichiamo pani e pesci e che non facciamo in sei mesi quelli che altri non hanno fatto in sei anni”. Sarà dunque necessaria l’intera legislatura per portare a termine le riforme.