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Saman Abbas, estradato il cugino della ragazza scomparsa a Novellara: era stato arrestato in Francia

Cugino di Saman

Il cugino di Saman Abbas, che era stato arrestato in Francia, è stato consegnato alle autorità italiane alla frontiera di Ventimiglia.

Il cugino di Saman Abbas, che era stato arrestato in Francia, è stato consegnato alle autorità italiane alla frontiera di Ventimiglia. Le accuse sono di aver ucciso e occultato il cadavere della ragazza scomparsa da Novellara.

Saman Abbas: estradato il cugino della ragazza scomparsa

Ikram Ijaz, uno dei cugini di Saman Abbas, la ragazza di 18 anni scomparsa da più di un mese da Novellara dopo che si era opposta ad un matrimonio combinato, è stato consegnato alle autorità italiane. L’uomo, indagato per l’omicidio e l’occultamento del cadavere della cugina, era stato arrestato a Nimes, in Francia, lo scorso 30 maggio. Stava cercando di raggiungere alcuni parenti in Spagna. Il cugino di Saman è stato trasportato dalla polizia francese fino alla frontiera di Ventimiglia ed ora è in custodia dei carabinieri di Reggio Emilia, che lo stanno portando in carcere. Nella giornata di ieri gli investigatori italiani e quelli francesi hanno comunicato in modo molto frequente proprio per accelerare i tempi di consegna dell’indagato.

Saman Abbas, cugino estradato: le indagini

Ikram Ijaz non è l’unico indagato per l’omicidio di Saman Abbas. Con lui, anche i genitori della 18enne, che sono tornati in Pakistan, uno zio e un altro cugino, che risultano ancora latitanti. Il fratello sedicenne di Saman ha raccontato agli inquirenti che la sorella sarebbe stata strangolata dallo zio, Danish Hasnain. Le attività di ricerca del corpo della ragazza, disposte dal pm Laura Galli, stanno continuando senza sosta. Oltre all’impiego dei cani della cinofila e di carotaggio intorno a Novellara, è stato usato anche un elettromagnetometro. Molto importante per le indagini è il video in cui sono state riprese tre persone, probabilmente lo zio e i cugini di Saman, con due pale, un piede di porco, un secchio e un sacchetto azzurro. I tre, da come si comprende dalle immagini, si stavano recando nei campi dietro la casa di Novellara durante la sera prima del giorno della scomparsa di Saman.

Saman Abbas: la “punizione” dello zio

Saman si era opposta al matrimonio combinato che i suoi genitori avevano organizzato per lei, con un cugino in Pakistan. La ragazza aveva un fidanzato e voleva fuggire via con lui. Ha chiesto aiuto agli assistenti sociali, ma dopo qualche mese in una casa famiglia, è tornata nella sua abitazione per prendere i documenti e il necessario per partire. Aveva capito quello che stava per accadere e aveva già avvertito il suo ragazzo. Secondo gli inquirenti Saman è stata materialmente uccisa dallo zio, che voleva “punirla” per la sua voglia di libertà e di vivere a modo suo la sua vita.