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Saman Abbas, parla lo zio Danish: "Volevano uccidere anche a me"

Saman Abbas zio Danish

Nel corso della puntata di Quarto Grado del 24 marzo, lo zio di Saman Abbas ha raccontato la sua verità dei fatti: "Ecco cosa è successo".

“Mi hanno chiamato per il mio buon rapporto con Saman”. Lo ha dichiarato lo zio di Saman Abbas, Danish. Nel corso della puntata di Quarto Grado di venerdì 24 marzo, sono state mandate in onda alcune dichiarazioni nelle quali ha sostenuto di non aver ucciso Saman Abbas e anzi che anche lui, proprio come la nipote avrebbe rischiato di finire ucciso dai suoi stessi famigliari.

Saman Abbas, la verità dei fatti secondo lo zio Danish

Danish ha esordito così il suo lungo racconto: “Il 29 aprile, Saman è venuta a casa mia e mi ha detto che mi voleva parlare. C’era anche il fratello, ma Saman non voleva che sentisse. Mi ha detto che era sicura che lui stava registrando le sue telefonate. Saman utilizzava spesso il telefono del fratello e il mio. Quel giorno aveva in mano un altro telefono, quello di Nazia, proprio perché aveva paura che lui registrasse le sue telefonate”.

“…c’era stato un litigio e che era scappato il morto”

L’uomo ha poi proseguito: “Il 30 aprile alle 22.30, ho spento il telefono e ho dormito. Ikram e Namanulhaq mi hanno svegliato e mi hanno detto che mi avevano telefonato e che c’era stato un litigio e che c’era scappato il morto. Abbiamo fatto il percorso che vi ho fatto vedere quando abbiamo fatto il sopralluogo. Ho chiesto: “Come mai?” Hanno risposto: “Per non essere visti dalle telecamere”. Siamo arrivati davanti a casa e ho visto Saman morta sdraiata, con il collo strano, stretto. Ho cominciato a urlare forte e a maledire tutti. Quando mi hanno svegliato, i due mi hanno sorretto e mi hanno dato dell’acqua. Ho visto che avevano dato i guanti in mano e ho sentito che dicevano che era stata la madre. Ho detto che volevo chiamare i Carabinieri, ma che non avevo il telefono. Nemmeno gli altri due lo avevano. Gli ho detto che dovevo tornare a casa e prenderlo, oppure di andare a bussare alla porta della famiglia e farmi dare un telefono, così diremo che sei stato tu ad ucciderla. Penso che mi abbiano chiamato perché volevano uccidermi per il mio buon rapporto con Saman ed ero d’accordo sulla relazione con Saqib, poi non so perché mi abbiano ucciso”.