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Samuel L. Jackson: che ruolo ha ricoperto in Star Wars

Samuel L. Jackson

Uno degli attori più iconici degli ultimi venticinque anni alle prese con la saga di George Lucas: che cosa ci faceva Samuel L. Jackson in Star Wars? Persi fra sequel, prequel, reboot, spinoff e side projects, gli spettatori un po' più distratti e occasionali (quindi escludiamo di default i fan s...

Uno degli attori più iconici degli ultimi venticinque anni alle prese con la saga di George Lucas: che cosa ci faceva Samuel L. Jackson in Star Wars?

Persi fra sequel, prequel, reboot, spinoff e side projects, gli spettatori un po’ più distratti e occasionali (quindi escludiamo di default i fan sfegatati: loro, dall’alto della loro conoscenza enciclopedica, sanno questo e altro) della saga di Star Wars hanno forse dimenticato l’apparizione, in tre degli episodi della medesima, di uno degli attori più iconici e rappresentativi degli ultimi venticinque anni. Parliamo di Samuel L. Jackson, già pupillo di Spike Lee – grazie al quale vinse un inedito premio come attore non protagonista a Cannes, per il ruolo del fratello strafatto di crack di Wesley Snipes in Jungle Fever -, quindi interprete pressoché irrinunciabile per Quentin Tarantino (per Bastardi senza gloria si limitò a fare da voce narrante), infine macchina da action movie e blockbuster, con qualche incursione, di tanto in tanto, nel cinema indipendente. Ebbene, anche Jackson è entrato a far parte di diritto della mitografia mistico-fantascientifica formattata da George Lucas nel corso di ormai quarant’anni (e non siamo ancora giunti alla fine). Per giunta, lo ha fatto dalla porta principale.
Per richiamare le sue gesta nell’universo lucasiano bisogna risalire alla “trilogia di mezzo”, quella realizzata tra la fine degli anni Novanta e la prima metà dei Duemila. Quella che ha chiarito alle centinaia di milioni di fan sparsi in tutto il globo l’origine di Darth Vader e i suoi veri legami con Luke Skywalker, e che nella cronologia della saga si colloca in realtà al principio. Parliamo, insomma, del trittico formato da Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni e Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, tutti e tre diretti da George Lucas (sono stati gli ultimi film diretti dal mogul californiano, da sempre più interessato alla produzione).
In questo trittico di pellicole, Samuel L. Jackson interpreta lo Jedi Mace Windu, uno dei pochi che, per carisma e abilità, può permettersi di guardare occhi negli occhi il mitico Yoda. Tra i membri fondatori del Consiglio dei Jedi, severo mentore di Anakin Skywalker, viene ucciso dal cancelliere Palpatine, alias Darth Sidious. Il suo ruolo, all’interno della trilogia, è mutevole. In Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, il suo ruolo è prevalentemente quello di censore: respinge inizialmente la candidatura di Anakin a allievo Jedi, per poi accettare, alla fine, che Obi-Wan Kenobi lo prenda come suo padawan. In Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni, guida i Jedi più giovani in una missione di salvataggio della senatrice Padmé Amidala, Obi-Wan Kenobi, e Anakin, tenuti prigionieri e condannati a morte sul pianeta Geonosis. In Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, infine, scopre il doppio gioco di Palpatine, lo affronta a duello e per poco non lo finisce, ma l’improvvido intervento di Anakin, schieratosi al fianco di Darth Sidious per amore di Amidala, ne causa la morte.