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San Benedetto, cadavere comparso nelle acque del porto

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Difficile l'identificazione del cadavere: sul posto anche i familiari di Vincenzo Napoli, il 39enne scomparso da quasi due mesi

A San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, è spuntato un cadavere nelle acque del porto della cittadina. Il macabro avvistamento è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri. Lanciato l’allarme sono subito intervenuti i sommozzatori della guardia costiera, insieme ai militari della Capitaneria di Porto e alla polizia, che hanno subito tentato il recupero della salma. Il cadavere è stato caricata su un gommone e trasportato prima in banchina e poi all’obitorio.

Difficile per il momento è l’identificazione della salma, a causa dell’avanzato stato di decomposizione del cadavere. Sul posto sono giunti anche i familiari di Vincenzo Napoli, il 39enne scomparso da quasi due mesi. Al momento, in ogni caso, non sarebbe possibile alcun tipo di riconoscimento.

Il ritrovamento è avvenuto dunque poco dopo le 13.00 di ieri nella scogliera nei pressi del circolo nautico del porto di San Benedetto del Tronto. Il corpo senza vita era evidentemente incastrato da tempo tra gli scogli. Fino a quando, forse causa della momentanea bassa marea, è spuntato qualcosa che ha attirato l’attenzione di alcuni passanti. Alcune persone che si trovavano all’interno della struttura hanno quindi dato subito l’allarme. Sull’identità della persona deceduta non ci sono certezze ancora. È certo che si tratti di un uomo, apparentemente di media età, il cui corpo è in avanzato stato di decomposizione. Gli abiti addosso al cadavere sono ormai ridotti a brandelli.

Il cadavere è forse di Vincenzo Napoli

Nel pomeriggio di ieri, 9 aprile, all’obitorio di San Benedetto del Tronto erano presenti i parenti di Vincenzo Napoli, il 39enne scomparso dalla Riviera a fine febbraio e del quale si era parlato anche a Chi l’Ha Visto. I genitori, su permesso della Procura, hanno potuto guardare parte del vestiario rimasto sul corpo rinvenuto dalle acque dello scalo portuale per il riconoscimento. Insieme al cadavere sono stati trovati anche degli effetti personali.

Il primo riscontro è stato dunque effettuato. Dalle prime indiscrezioni emerge dello scoraggiamento e della rassegnazione. Dal legale della famiglia Napoli, Enrico Sciarroni, non trapela al momento altro. L’avvocato è apparso molto scosso, come d’altronde comprensibilmente lo sono anche i familiari di Vincenzo, affranti e ormai rassegnati dopo il sopralluogo. La salma, portata in ospedale, è risultata fin dal rinvenimento quasi del tutto irriconoscibile. Purtroppo, in ogni caso, tutto sembra però portare all’identificazione del 39enne, anche se si dovrà comunque attendere l’ufficialità del test del Dna.

Il padre Giovanni, che ha effettuato per primo il riconoscimento, ha espresso la sua tristezza sui social. “Oggi è un giorno molto brutto. Mio figlio è stato ritrovato morto in mare. La data per l’esame non è stata ancora decisa al momento. C’è attesa anche per l’autopsia sul corpo, trovato da un passante nel primo pomeriggio odierno, che è stato tirato fuori dalle acque dagli uomini della Guardia Costiera e portato successivamente, dopo l’arrivo del medico legale Lucadei, all’ospedale sambenedettese. Bisognerà chiarire la causa del decesso”.