> > San Pietroburgo, bomba in un supermercato: almeno 10 feriti

San Pietroburgo, bomba in un supermercato: almeno 10 feriti

Attentato

In un supermercato di San Pietroburgo è esplosa una bomba che ha causato almeno una decina di feriti. Le autorità indagano sull’attacco.

Agenti

Paura in un supermercato di San Pietroburgo, dove un ordigno è esploso all’ingresso causando finora una decina di feriti – inizialmente era stato detto almeno quattro -. Oltre cinquanta le persone evacuate dall’edificio. Un funzionario del dipartimento locale del ministero delle Emergenze, parlando all’agenzia di stampa russa Tass, ha riferito di “un botto”, ha informato che “i servizi di emergenza – auto della polizia, dei vigili del fuoco e ambulanze – sono già sul posto, l’evacuazione è stata completata e non c’è stato nessun incendio”. Ancora dubbi sulle cause dell’esplosione.

I dettagli

La situazione

L’episodio si è verificato all’interno di un supermercato di San Pietroburgo chiamato “Perekrestok”, all’interno dello shopping center Gigant Hall. Nella zona si trova una serie di armadietti in cui si lasciano borse e valige e si è scoperto che la bomba che è esplosa conteneva in tutto 200 grammi di tritolo e comunque materiale capace di uccidere, per esempio bulloni o chiodi. Lo ha reso noto il Comitato Investigativo russo, che ora indaga con l’accusa di tentato omicidio di massa nei confronti di ignoti.

Attentato già sventato

Alleati

Una decina di giorni fa il presidente russo Vladimir Putin aveva ringraziato telefonicamente l’omologo americano Donald Trump, perchè grazie alle informazioni fornite dalla CIA, i servizi di sicurezza russi (FSB) erano riusciti a sventare un attacco terroristico dell’ISIS proprio a San Pietroburgo. Sono stati arrestati sette sospetti di volerlo compiere, attraverso l’azione di un attentatore suicida, magari nella cattedrale o comunque di una chiesa della città. Lo scopo era “l’uccisione di civili grazie a ordigni esplosivi improvvisati in luoghi di raduni di massa”, ha spiegato lo stesso FSB. Nel corso dell’operazione di polizia sono stati anche sequestrati “una grande quantità di materiali esplosivi, armi automatiche, munizioni e letteratura estremista”: praticamente si trattava di un “laboratorio per la fabbricazione di bombe”. I membri della cellula si tenevano in contatto attraverso un servizio di messaggistica istantanea.

Il precedente

Precedente attentato

Il 3 aprile scorso un attentato con una bomba composta da “schegge, chiodi e altri pezzi di ferro” era andato a segno nella metropolitana di San Pietroburgo – proprio in un giorno di visita di Putin in città -, causando 14 morti – terrorista compreso – e 17 feriti. Un altro ordigno è stato invece disinnescato dalle autorità. Da subito è stata chiara la matrice terroristica. L’attentatore è stato identificato in un cittadino russo-uzbeko nato nell’ex Repubblica russa del Kirghizistan. Quando si parla di attentati in Russia, non si può dimenticare il pericolo del terrorismo ceceno.