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Sanità: analisi Gimbe, 'da partiti e coalizioni nessun piano rilancio Ssn'

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Roma, 7 set. (Adnkronos Salute) - Dai partiti e coalizioni "nessun piano di rilancio per il servizio sanitario nazionale. manca una visione di sistema, assente la valutazione dell’impatto economico delle proposte, pandemia ai margini". Sono le conclusioni del report della Fondazione...

Roma, 7 set. (Adnkronos Salute) – Dai partiti e coalizioni "nessun piano di rilancio per il servizio sanitario nazionale. manca una visione di sistema, assente la valutazione dell’impatto economico delle proposte, pandemia ai margini". Sono le conclusioni del report della Fondazione Gimbe che ha analizzato tutte le proposte di coalizioni e schieramenti relative a sanità e ricerca biomedica pubblicate sul sito del ministero dell’Interno. L’analisi è stata condotta sui programmi elettorali depositati dai partiti entro il 14 agosto. Sono stati espressamente esclusi dall’analisi i programmi elettorali pubblicati sui siti web dei partiti, oltre che tutti i materiali divulgativi e le dichiarazioni degli esponenti politici.

"A fronte delle complesse sfide sulla sanità pubblica che attendono il nuovo Esecutivo il nostro monitoraggio indipendente restituisce un quadro decisamente deludente – afferma Nico Cartabellotta, presidente Gimbe – Se da un lato alcune tematiche (riforma della sanità territoriale, potenziamento del personale sanitario, superamento delle liste di attesa) sono comuni alle principali coalizioni e schieramenti politici, dall’altro per la combinazione di ideologie partitiche, scarsa attenzione per la sanità e limitata visione di sistema, le proposte sono frammentate, spesso strumentali, non sempre coerenti e senza alcuna valutazione dell’impatto economico. E, cosa ancora più inquietante, nessuna forza politica ha elaborato un adeguato piano di rilancio per la sanità pubblica, coerente con gli investimenti e le riforme del Pnrr, in grado di contrastare la privatizzazione al fine di garantire a tutti i cittadini il diritto costituzionale alla tutela del nostro bene più prezioso: la salute".

"Se tuttavia inizialmente tutte le forze politiche convergevano sulla necessità di rilanciare adeguatamente il Servizio sanitario nazionale (Ssn) – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – con la fine dell’emergenza la sanità è 'rientrata nei ranghi', finendo di nuovo relegata ai margini dell’agenda politica". Di fatto, le criticità rilevate nel 2019 dal quarto Rapporto Gimbe sul Ssn "sono ancora lontane dall’essere risolte e la pandemia, oltre a non aver mollato la presa, inizia a far vedere i suoi effetti a medio-lungo termine: ritardo nell’erogazione di prestazioni sanitarie, impatto del long-Covid, conseguenze sulla salute mentale, depauperamento e demotivazione del personale", sottolinea il report della Fondazione Gimbe.

"Tra gestione della pandemia, attuazione del Pnrr, necessità di riforme strutturali, recupero delle prestazioni sanitarie e gestione ordinaria di oltre 130 miliardi di euro di spesa pubblica – spiega il presidente – la prossima legislatura sarà determinante per il destino del Ssn: per questo è indispensabile rimettere la sanità al centro dall’agenda di Governo a prescindere dall’esito delle urne, perché il diritto costituzionale alla tutela della salute non può essere ostaggio di ideologie partitiche. Per tali ragioni, abbiamo ripetuto l’esperienza del 2018, realizzando un’analisi indipendente dei programmi elettorali sulle proposte relative a sanità, assistenza socio-sanitaria e ricerca biomedica".

Secondo l'analisi di Gimbe, "le proposte sulla gestione della pandemia riguardano interventi parziali: la coalizione di centrodestra punta su comportamenti virtuosi e adeguamenti strutturali. Azione-Italia Viva su sanificazione ambientale, percorsi pandemic-free ed equipaggiamenti per le ambulanze; il Partito democratico sui sistemi di aerazione. Per prepararsi a future emergenze sanitarie +Europa e Azione-Italia Viva propongono un’Agenzia nazionale di coordinamento e la coalizione di centrodestra di aggiornare i piani pandemici".

"Di fatto – commenta Cartabellotta – la gestione della pandemia e della campagna vaccinale rimangono ai margini delle proposte elettorali, nonostante gli organismi internazionali di sanità pubblica suggeriscano a tutti i Governi di predisporre piani di preparedness per il prossimo autunno-inverno". Su pandemia e campagna vaccinale, invece, "una pioggia di proposte da numerosi partiti minori e da Italexit per lo più in contrasto con il principio di tutela della salute pubblica: stop a obbligo vaccinale e green-pass, annullamento/risarcimento delle sanzioni amministrative, indennizzi per danni correlati alla vaccinazione, reintegro/risarcimento per i lavoratori sospesi, abolizione dello scudo penale per i medici vaccinatori, oltre all’istituzione di una commissione di inchiesta senza dettagli su metodi di indagine e composizione", evidenzia Gimbe.