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Sanità: per i veterinari 'bollette alle stelle, correggere Dl Aiuti Ter'

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Milano, 4 ott. (Adnkronos Salute) - Bollette alle stelle per i medici degli animali. L'Anmvi, Associazione nazionale medici veterinari italiani, segnala "costi energetici vertiginosi per 8mila strutture di ricovero e di cura" dedicate ai Pet, chiede di "fermare le speculazioni su...

Milano, 4 ott. (Adnkronos Salute) – Bollette alle stelle per i medici degli animali. L'Anmvi, Associazione nazionale medici veterinari italiani, segnala "costi energetici vertiginosi per 8mila strutture di ricovero e di cura" dedicate ai Pet, chiede di "fermare le speculazioni sui rincari" e lancia un appello a Governo e Parlamento che verranno: serve "rimediare alle mancanze del cosiddetto Decreto Aiuti Ter, estendendo ai medici veterinari liberi professionisti il contributo straordinario per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale. Questo contributo, sotto forma di credito d'imposta, è stato concesso solo alle imprese, dimenticando che per il diritto europeo i liberi professionisti sono equiparabili alle Pmi. Ancora una volta il legislatore italiano non ne ha tenuto conto", osserva l'Anmvi.

I veterinari sono alle prese con "rincari su servizi energetici essenziali per la continuità delle prestazioni", considerando che "luce e gas sono al servizio degli animali degenti e delle attività cliniche, chirurgiche e di laboratorio – spiega l'associazione in una nota – I rincari in bolletta si riflettono anche sull'utilizzo e sugli investimenti in tecnologie sanitarie di alto livello specialistico, che in Italia garantiscono elevati standard assistenziali a 14 milioni di animali da compagnia". Ancora, "i rincari si ripercuotono sulla sostenibilità occupazionale del personale, sia medico veterinario che tecnico".

I medici veterinari, "in quanto liberi professionisti titolari di attività di impresa (Codice Ateco 75.00.00)", chiedono inoltre "di beneficiare della compensazione prevista dall'articolo 1 dell'Aiuti Ter per i maggiori oneri sostenuti per energia elettrica e gas. Il credito d'imposta, pari al 40% delle spese sostenute, potrebbe non essere sufficiente – avverte infatti l'associazione – se non si fermeranno le speculazioni in atto e non si porrà un tetto a rincari che hanno già raggiunto la soglia di sostenibilità".