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Sapore di mare: dieci validi motivi per rivedere il film cult degli anni 80

Sapore di mare: dieci validi motivi per rivedere il film cult degli anni 80

Sapore di mare è il film che ci ha fatto sognare tutti. La commedia del 1982, diretto dal regista Carlo Vanzina con Jerry Calà, Isabella Ferrari, Marina Suma, Christian De Sica e Virna Lisi.   Un film-revival, la cui uscita si inserisce nel contesto di una riscoperta degli an...

Sapore di mare è il film che ci ha fatto sognare tutti. La commedia del 1982, diretto dal regista Carlo Vanzina con Jerry Calà, Isabella Ferrari, Marina Suma, Christian De Sica e Virna Lisi.

Un film-revival, la cui uscita si inserisce nel contesto di una riscoperta degli anni sessanta che stava sbocciando in quel periodo e che aveva già portato, qualche anno prima, alla realizzazione di alcune raccolte musicali di successo.

C’è un film che fa subito venire in mente l’estate. Anzi, ce ne sono due: Sapore di mare del 1982 e il suo sequel Sapore di mare 2 – Un anno dopo del 1983. Due pellicole che hanno rappresentato le basi della commedia italiana anni 80.

I due film cult hanno inoltre dato il via al fenomeno dei cinepanettoni. Con il primo mitico Vacanze di Natale uscito nelle festività del 1983, i fratelli Vanzina hanno infatti in pratica adattato la formula estiva dei due fortunati episodi di Sapore di mare in chiave invernale e contemporanea.

I due Sapore di mare sono quindi una doppia visione fondamentale per tutti gli amanti del nostro cinema comico e sono inoltre talmente irresistibili che ogni estate viene voglia di riguardarli. Stessa spiaggia, stesso mare e stessi film. Aspettando l’inizio ufficiale della stagione più bollente dell’anno, cominciamo a riscaldarci andando a scoprire, o a riscoprire, alcune curiosità sulle due pellicole firmate dai Vanzina.

Trama:

Estate 1964.La vicenda inizia quando la giovane napoletana Marina Pinardi arriva a Forte dei Marmi, in Versilia per trascorrere le vacanze estive con la sua famiglia. La ragazza si dimostra inizialmente burbera e scontrosa in quanto è contraria alla decisione dei genitori di aver scelto Forte dei Marmi come località per le vacanze estive; Marina ha infatti interrotto una relazione col suo fidanzato proprio perché i suoi genitori non hanno voluto mandarla a Ischia, dove egli villeggiava.

Quella che per Marina si preannuncia un’estate noiosa e senza alcun divertimento si trasforma improvvisamente in un’estate indimenticabile. Quando l’estate finisce, il ritorno a casa è ricco di speranza e di promesse, ma a distanza di vent’anni solo una di queste verrà mantenuta.

Dieci motivi per rivedere Sapore di mare

1) Jerry Calà al top della sua simpatia:

La gioventù, la vespa, i favolosi anni 60 e l’amore. Jerry interpreta Luca, un ragazzo ricco e spensierato, che passa l’estate in compagnia del fratello Christian De Sica, a far scherzi al bagnino e a tentare di limonare più ragazze possibile. Poi incontra l’amore e lo lascia andare via, come nella più classica delle storie estive. Ed è subito nodo alla gola. Jerry è sul pezzo, non troppo sopra le righe e dalla sua interpretazione si intuisce che oltre ad essere un comico è anche un bravo attore. Se non ci credete, andate a cercare Diario di un vizio di Marco Ferreri, il film d’autore di Jerry.

2) Marina Suma che ha fatto innamorare tutti:

Jerry Calà e Marina Suma hanno interpretato insieme anche Un ragazzo e una ragazza, di Marco Risi. Coppia consolidata sullo schermo, in Sapore di Mare si innamorano e poi si perdono, per poi ritrovarsi sul finale, anni dopo. Che dire di lei? Brava, bellissima, mediterranea, il volto perfetto per la commedia all’italiana del tempo. E niente, finiva anche nei giornaletti proibiti, per la gioia di noi giovani. E alla fine ci fa piangere, perché il suo viso sembra fatto apposta per quello.

3) I Vanzina hanno girato film da Oscar

Questa cosa che Carlo ed Enrico Vanzina siano considerati registi minori, addirittura trash proprio non ha né capo né coda. Avete presente la bellezza di film come I Fichissimi, Il ras del quartiere, Amarsi un po’ o Vacanze di Natale? Figli di Steno, scrivono in due, uno dirige e creano le migliori commedie degli anni ’80. Non esiste italiano che non abbia mai visto un loro film. Vi pare poco? Fuck Leo DiCaprio, Oscar alla carriera ai Vanzina.

4) Virna Lisi, la prima milf:

Senza voler mancare di rispetto alla carriera della grande Virna Lisi, il suo personaggio in questo film vince a mani basse il premio per la più grande milf del cinema italiano. Borghese e annoiata, si lascia corteggiare da un ragazzo che potrebbe essere suo figlio e vista la sua incredibile bellezza, non possiamo proprio biasimarlo.

5) Dogui, il simbolo di qualità:

Dove c’è Guido Nicheli, il cumenda, c’è qualità. Non ha mai voglia di accoppiarsi con la moglie Virna Lisi e vive per le sue auto. Macchine di grande libidine, come le definisce lui. Maestro di vita.

6) La spettacolare e super sexy Karina Huff:

L’inglesina bionda che ha fatto impazzire l’Italia nei grandi classici: Sapore di Mare, Vacanze di Natale e Sapore di Mare 2 – un anno dopo. Qualche copertina di Playboy e Playmen e poi cos’è successo? Ha abbandonato il cinema, ha partecipato alla trasmissione meteore e qualche anno fa è stata ospite di Barbara D’Urso per parlare del tumore al seno.

7) La colonna sonora ci piace molto:

Oltre alla partecipazione di Edoardo Vianello, una colonna sonora spettacolare: Celentano, Rita Pavone, Caterina Caselli, i Rokes, Luigi Tenco, Fred Buongusto, e Gianni Morandi. Il best of dell’amore negli anni ’60, più una Celeste Nostalgia di Cocciante, datata 1982, per il finale dolceamaro.

8) La giovane e bellissima Isabella Ferrari:

Quando una foto dice più di mille parole. Isabella Ferrari è la fidanzata immaginaria di tutti negli anni ’80. Bella, malinconica, dolce e inarrivabile. Non trovo altro da aggiungere.

9) La vera faccia di Alba Parietti:

Nel finale appare l’Alba, venti volti fa. Questo è quello che lascia invecchiare in cantina, al posto del suo.

10) La malinconia delle vacanze:

Sapore di Mare non è certo un film felice. Ti resta in bocca il gusto un po’ amaro di cose perdute, l’ovosodo che non va ne in su ne in giù. Perché le estati finiscono, un anno se ne va, si diventa grandi e non va proprio a nessuno. Perché non c’è cosa che fa più male del ricordo. Perché se non si diventa grandi, il corpo si allarga ma il cuore rischia di marcire.

Perché non esistono amori più immensi e più tristi di quelli di un’estate. Pensate al Lungo Addio di Dylan Dog, pensate alla vostra estate più bella. Perché un’estate fa non c’eri che tu. La mia malinconia è tutta colpa tua, e di qualche film anni ’80.