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Sara Qasmi, chi è la ragazza italo-marocchina costretta a spogliarsi per l'esame della patente

Sara Qasmi

Sara Qasmi è una ragazza italo-marocchina che ha denunciato di essere stata costretta a spogliarsi durante l'esame della patente.

Sara Qasmi è una ragazza italo-marocchina che ha denunciato di essere stata costretta a spogliarsi durante l’esame della patente. Lo ha denunciato prima in Procura e poi sui social network. La ragazza sarebbe stata discriminata per via della sua religione. 

Sara Qasmi: la denuncia della ragazza italo-marocchina

Sara Qasmi Arrigoni è una ragazza trentina, di origini marocchine, di 25 anni. Lo scorso 27 maggio si è recata a Trento per sostenere l’esame di teoria per il conseguimento della patente guida, ma qualcosa non è andato come doveva. Secondo la sua denuncia, prima alla Procura e poi resa pubblica sui social network, la ragazza sarebbe stata vittima di discriminazione per via della sua religione. “Mi sono fatta mille domande e l’unica risposta che mi sono data è che la perquisizione nei miei confronti è stata eseguita su base xenofobica ed islamofobica. Non c’è altra spiegazione. Poiché, nessuna delle altre donne è stata controllata né all’entrata né all’uscita” ha dichiarato Sara. 

Sara Qasmi, ragazza costretta a spogliarsi all’esame della patente

La ragazza ha raccontato di essere stata costretta a spogliarsi completamente nel bagno della Motorizzazione Civile di Trento. Sara indossava il suo hijab e all’inizio era convinta che quella perquisizione servisse per controllare l’eventuale presenza di auricolari nascosti, ovviamente non ammessi all’esame. Aveva accettato di togliersi il velo per dimostrare che non aveva nascosto nulla. Una donna Carabiniere, però, le ha chiesto di togliersi anche tutti gli altri vestiti. “Lei con un tono arrogante e presuntuoso mi dice ‘ho detto di spogliarti’.  Io ero un po’ terrorizzata se devo essere sincera, le chiedo però cosa stesse cercando. Il silenzio. Mi ha ignorata. Quel silenzio mi ha preoccupata. Le ho chiesto cosa volesse vedere di più quel che aveva già visto e la poliziotta ‘guarda signorina che quello che hai tu ce l’ho anch’io, non serve che nascondi nulla’ (ovviamente intendeva le parti intime). Io seriamente facevo fatica a comprendere la sua richiesta e le ho chiesto più volte di dirmi esplicitamente che cosa volesse scovare. E lei ‘tutto, devo vedere tutto, si tolga anche le mutande e il reggiseno’” è il racconto di Sara. 

Sara Qasmi, costretta a spogliarsi per l’esame: la denuncia

Sara Qasmi ha raccontato di essere rimasta completamente impietrita di fronte a quelle assurde richieste. Dopo aver sostenuto l’esame, che ha superato, è andata direttamente in Procura per denunciare tutto quello che le era accaduto. La 25enne non ha neanche ricevuto il verbale di perquisizione. Secondo una testimonianza, riportata dal Corriere del Trentino, una dirigente della Motorizzazione Civile di Trento ha raccontato che in quei giorni erano arrivate segnalazioni di persone che entravano a fare l’esame con auricolari e microfoni. Questo è il motivo per cui avrebbero intensificato i controlli. Sara Qasmi, però, ha voluto sottolineare che altri due ragazzi pakistani sono stati perquisiti quel giorno, ma in modo molto diverso. Lei è stata l’unica che è stata costretta a spogliarsi completamente.