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Sardegna, allevatore ai domiciliari: ha appiccato fuoco a bosco e oliveto

Sardegna allevatore ai domiciliari

Un allevatore sardo di 35 anni è finito ai domiciliari dopo essere stato accusato di aver appiccato il fuoco in un bosco e in un oliveto.

La battaglia contro gli incendi che in queste ultime settimane hanno devastato la Sardegna non si ferma. Un allevatore di 35 anni residente a Las Plassas nel Sud Sardegna è finito agli arresti domiliari dopo essere stato accusato di aver appiccato un incendio in un oliveto e in un bosco, causando seri pericoli per le abitazioni circostanti.

Stando a quanto scrive ANSA, l‘identificazione del responsabile è stata possibile grazie ad un serie di accertamenti e all’ausilio di strumenti di videoinvestigazione. Tali prove hanno poi permesso al Gip e alle Forze dell’ordine nelle condizioni di poter contestare il reato e quindi disporre della misura degli arresti domiciliari nei confronti del giovane.

Sardegna allevatore ai domiciliari, la soddisfazione del Presidente Solinas

A commentare con soddisfazione l’operato dei forestali, il governatore della regione Sardegna Christian Solinas che in una nota ha dichiarato: “I nostri Forestali sono fondamentali per garantire sicurezza ai cittadini e all’ambiente e per combattere la battaglia quotidiana contro i criminali del fuoco”. Con l’arresto dell’allevatore 35enne, il totale degli arresti arriva dall’inizio della stagione. Ci sarebbero inoltre diverse denunce a piede libero.

Sardegna allevatore ai domiciliari, Solinas: “I nostri forestali sono fondentali”

Nel comunicato, il presidente Solinas ha fatto leva su quanto sia stato fondamentale ai fini dell’operazione, l’intervento dei Forestali. Oltre al Nucleo investigativo di Cagliari hanno infatti collaborato anche i Forestali della stazione di Barumini: “I nostri Forestali sono fondamentali per garantire sicurezza ai cittadini e all’ambiente e per combattere la battaglia quotidiana contro i criminali del fuoco”, ha dichiarato.

Sardegna allevatore ai domiciliari, ancora roghi nel sud e nelle isole

Nel frattempo la Sardegna è ancora devastata dai roghi. Colpite ancora una volta le campagne del Montiferru e la provincia di Oristano, proprio dove la tragedia ha avuto inizio, mentre il Corpo Forestale ha domato le fiamme che sono scoppiate nella località di Bau Nughes, a Santu Lussurgiu. Stando a quanto scrive ANSA sono intervenuti altri due aerei che hanno sorvolato Arzana nell’Ogliastra.

Anche la Calabria sta affrontando ore critiche. Nella mattinata di martedì 10 agosto le fiamme hanno colpito la Valle Infernale di San Luca. Lo ha reso noto il Presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte che – scrive ANSA – ha dichiarato in una nota: “Non si conosce ancora l’entità dei danni provocati dal rogo che ha ripreso vigore. Siamo qui ma non ci è possibile sapere di più. Nonostante gli appelli e gli allarmi che abbiamo rivolto in questi giorni ieri un solo Canadair ha operato e oggi, al momento, non c’è nemmeno quello”.