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Savona: l'Asl verserà 35mila euro l'anno alla Curia per il conforto religioso ai malati del S. Paolo

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Savona - L'Asl e la Diocesi hanno stipulato una nuova convenzione per disciplinare il servizio di assistenza religiosa cattolica presso l’ospedale S. Paolo di Savona. La convenzione, valida fino al 2017, prevede che l'Asl versi alla Curia 35mila euro l'anno per dare conforto religioso ai pazienti...

papaSavona – L’Asl e la Diocesi hanno stipulato una nuova convenzione per disciplinare il servizio di assistenza religiosa cattolica presso l’ospedale S. Paolo di Savona. La convenzione, valida fino al 2017, prevede che l’Asl versi alla Curia 35mila euro l’anno per dare conforto religioso ai pazienti dell’ospedale. Ef è andata pure bene, perché il vecchio accordo prevedeva una spesa annua di 45mila euro ma le dimissioni di uno dei cappellani dell’ospedale, don Renato Schiappacasse, pervenute per altri impegni, ha permesso di “avere uno sconto”. Neirotti, direttore dell’Asl, dice al Secolo XIX: «Spenderemo circa 10mila euro di meno rispetto agli anni scorsi, perché di fatto non ci sarà più un “cappellano”». Visti i prezzi, se ne potrebbe fare a meno di cappellani e suore. Non si capisce perché dei soldi pubblici, che potrebbero essere destinati a cose più concrete, visto il dissesto finanziario della Sanità pubblica, debbano andare alla chiesa che cose come il conforto religioso dovrebbe darlo per vocazione. Apprendiamo invece che il conforto ai malati ha un prezzo. Un prezzo che non può essere pagato in tempi di crisi come quello attuale.

Vincenzo Borriello