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Sbarcati a Marina di Carrara 29 migranti soccorsi nel Mediterraneo

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Marina di Carrara, 5 giu. (askanews) - Alle ore 11.13 di oggi la nave Life Support ha terminato presso il Porto di Marina di Carrara, banchina Taliercio, lo sbarco delle 29 persone soccorse nel Mediterraneo centrale lo scorso 2 giugno. Tra loro, ci sono 3 donne e un bambino di 2 anni: lo ha annunc...

Marina di Carrara, 5 giu. (askanews) – Alle ore 11.13 di oggi la nave Life Support ha terminato presso il Porto di Marina di Carrara, banchina Taliercio, lo sbarco delle 29 persone soccorse nel Mediterraneo centrale lo scorso 2 giugno. Tra loro, ci sono 3 donne e un bambino di 2 anni: lo ha annunciato Emergency in un comunicato.

Le 29 persone soccorse provengono da Etiopia, Eritrea, Gambia e Sudan. Con il loro sbarco, la nave Life Support di Emergency fa sapere di aver concluso la sua ottava missione. In mare da dicembre 2022, ha tratto in salvo 683 persone.

“I naufraghi sono finalmente in un Paese sicuro, ma per ogni persona soccorsa non sappiamo quante ne annegano nel Mediterraneo o quante continuano a soffrire perché riportate in Libia. – ha commentato Albert Mayordomo, capomissione della Life Support – Anche durante questa missione abbiamo toccato con mano quanto sia diffusa la pratica dei respingimenti. Solo in due settimane, siamo stati testimoni indiretti di almeno cinque respingimenti per un totale di oltre 800 persone riportate in Libia contro la propria volontà”.

Uno dei respingimenti ha riguardato 500 persone che si trovavano in acque maltesi al momento dell’intercettazione da parte dei libici. “La Life Support aveva cercato per oltre 24 ore un’imbarcazione segnalata in difficoltà di cui non c’era più traccia. Abbiamo scoperto in seguito che le persone erano già state riportate in una prigione a Benghazi in Libia. – prosegue Mayordomo – Nei giorni successivi, abbiamo avvistato diverse imbarcazioni cui era stato dato da poco fuoco, segno del passaggio dei libici, e abbiamo saputo che trasportavano più di 300 persone secondo quanto riportato da fonti che seguono le operazioni di respingimento in Libia”.