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Sbarco migranti, un calo del 32% rispetto al 2016

sbarco migranti

Sbarco migranti in calo, è il Viminale che lo annuncia. Pare che rispetto al 2016 i migranti che arrivano sulle coste italiane siano dimunutiti del 32%.

Sbarco migranti in calo, è il Viminale che lo annuncia. Pare che rispetto al 2016 i migranti che arrivano sulle coste italiane siano dimunutiti del 32%. Quest’anno quindi ha portato meno migranti all’interno del nostro paese. Esattamente dal primo di luglio scorso sono arrivati sulle nostre coste 33.288 stranieri un numero che rispetto all’anno precedente è decisamente minore. Lo scorso anno infatti sono arrivati 102.786 migranti quindi il 2017 vede un calo del 67,61%. Mentre secondo i dati del Viminale emerge che dall’inizio dell’anno, quindi da gennaio, il calo rimane più o meno della stessa percentuale. Sono arrivati 117.042 rispetto ai 173.008 dell’anno scorso. Quindi le persone che sono arrivate nel nostro paese sono 55.966 in meno.

Sbarco migranti in calo

Secondo i dati provenienti dal Viminale pare che i migranti quest’anno siano decisamente diminuiti. Il 2016 infatti è stato un anno ricco di sbarchi e di polemiche riguardo all’arrivo di così tanti migranti. Il 2017 invece sembra che abbia accolto molte meno persone. I dati riferiscono un calo del 32% in termini pratici i migranti giunti sulle coste italiane sono 55.966 in meno rispetto a quelli sbarcati nel 2016. Anche il premier Paolo Gentiloni si è espresso circa l’attuale situazione che coinvolge i migranti.

Le parole di Gentiloni

Secondo il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, grazie al calo dello sbarco migranti, ci sarà un’indebolimento dei trafficanti e decisamente meno morti in mare. Le parole del premier presso il vertice Unione europea-Africa in Costa D’Avorio sono state parole di soddisfazione. Il fatto che in 5 mesi sia crollato vertiginosamente il numero dei migranti irregolari in Italia è motivo di orgoglio e di soddisfazione. In questo modo si sono anche ridotti i flussi migratori irregolari che spesso sono in mano ai trafficanti. In questo modo – spiega il premier – grazie al crollo impressionante i trafficanti di esseri umani saranno indeboliti e così anche le morti diminuiranno vertiginosamente. Ma il premier spiega anche cosa è accaduto perchè si verificasse un calo del genere.

I motivi del calo

Ovviamente i migranti non sono diminuti casualmente, anzi, questa diminuzione è frutto di svariate operazioni che sono state svolte con l’unione delle forze. C’è stato un progressivo rafforzamento della guardia costiera libica, nuovi accordi con le Ong e tanto sostegno ed investimenti alle comunità locali. Ma c’è bisogno di più. Il presidente del Consiglio quindi, durante il suo discorso, invita anche gli altri paesi a collaborare e ad intraprendere la strada che ha spianato l’Italia. Ovviamente l’Italia in questa lotta ha fatto la sua parte e si chiede un contributo anche da parte di altri paesi. Soprattutto quelli africani. L’invito è anche quello di mettere mano al portafogli perchè tutte queste operazioni sono solamente finanziate da Italia, Germania ed Unione Europea.

Il destino dell’Africa è il destino dell’Europa

Le soluzioni che propone Gentiloni sono il maggiore controllo del territorio ma sopratutto della linea costiera libica. Se le autorità libiche riuscissero a prendere in mano il controllo, anche solo in parte, si vedrebbero i risultati. Ma questo non basta, in contemporanea sarà anche necessario lavorare sulla politica dei rimpratri. Gentiloni ci tiene a precisare che non si parla di deportazioni ma intende incoraggiare gli accordi con i Governi. L’Africa deve diventare una priorità internazionale. L’Italia sta prendendo molto sul serio questo progetto e ha intenzione di andare avanti, ma da soli non si va da nessuna parte. C’è bisogno che ognuno metta la sua parte. Perchè dal destino dell’Africa dipende anche il destino dell’Europa.