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Sbarco migranti Salerno, a bordo 26 corpi di donne, a breve l'autopsia

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Sbarco migranti Salerno, a bordo della nave Cantabria sono stati trovati ben ventisei corpi di donne decedute, appartentemente, durante un naufragio.

Sbarco migranti Salerno, a bordo della nave spagnola Cantabria sono stati trovati ben ventisei corpi di donne decedute, appartentemente, durante un naufragio. L’ennesimo sbarco di migranti si conclude con la morte di ventisei donne che, anche loro, volevano fuggire. Il prefetto di Salerno, Salvatore Malfi, ha dichiarato che questo evento rappresenta una tragedia dell’umanità. Assicura inoltre che la Procura si metterà all’opera per accertare le cause della morte. I sospetti si rivolgono anche ad un ipotetico caso di omicidio.

Sbarco migranti Salerno

L’ennesima barca arriva al porto di Salerno carica di migranti che vogliono raggiungere l’Italia e l’Europa. A bordo della nave spagnola Cantabria sono stati ritrovati ben ventisei cadaveri appartenenti a donne. Le povere sfortunate sarebbero decedute durante una traversata su un gommone che poi è affondato. Sulla nave viaggiavano 375 migranti tra cui 259 erano uomini e 116 donne, 9 delle quali si trovavano in uno stato avanzato di gravidanza. Il pm Masini è salito a bordo della nave trasportatrice di migranti in compagnia dei medici legali che si occuperanno di valutare al meglio se effettuare delle autopsie sui corpi oppure no.

Ipotesi decesso

La prima ipotesi che viene avanzata sulle possibili cause del decesso è l’annegamento. A quanto pare le donne viaggiavano insieme ad altri migrani su un gommone che poi è affondato. Le donne, a causa della condizione di debolezza in cui si trovavano, non cel’hanno fatta. Ma questa ipotesi è ancora presto per accertarla. Sono necessari ancora svariati accertamenti. Le donne decedute sono presumibilmente di nazionalità nigeriana e al momento il prefetto vuole escludere l’ipotesi che si trattasse di una tratta destinata allo sfruttamento della prostituzione.

Seconda ipotesi

Al momento non è però da escludersi anche questa ipotesi, anche se il prefetto dichiara che l’organizzazione destinata allo sfruttamento della prostituzione segue altre dinamiche e altri canali. Per gli sfruttatori sarebbe troppo rischioso caricare tutta “la merce” (come la chiamano loro) in un solo barcone. Il rischio sarebbe troppo alto. Potrebbero perdere l’intero investimento in un colpo solo, rischio che gli uomini di quel mestiere non correrebbero mai.

La situazione a Salerno

La città di Salerno reagisce in modo un pò diverso nei confronti di questo sbarco. Al porto sono ormai esperti nell’accoglienza dei migranti e più volte hanno visto dei morti. Ma questa volta è differente. In ballo ci sono ben ventisei donne che potrebbero essere state uccise e non decedute per cause di forza maggiore. Il prefetto Malfi dichiara di essere in stretta collaborazione con la Repubblica perchè c’è il vero rischio che si tratti proprio di omicidio. L’impatto morale di questa vicenda poi complica ulteriormente le cose. Al momento si è alla ricerca di qualche soggetto che potrebbe essere coinvolto nella faccenda. Una certezza però è presente. Qualcuno ha fatto morire queste donne, di certo la colpa non è stata di un fulmine che è arrivato dal cielo.

Gli esami

Le salme delle giovanissime donne al momento si trovano nella sala mortuaria del cimitero di Salerno. Stanno ancora attendendo le procedure necessarie per avviare l‘autopsia. Il perito della procura di Salerno, Antonello Crisci, ha inviato un’inchiesta e il primo esame che sarà effettuato è quello esterno sui corpi. Nell’arco della settimana si presuppone che gli esami siano completati. Successivamente saranno necessari anche esami istologici, tossicologici e quanto necessario per accertare la dinamica dell’accaduto.

In queste ore

Dopo le ipotesi avanzate c’è un’altra variabile da considerare. In queste ore infatti sono stati fermati un cittadino libico e un altro egiziano che pare siano coinvolti nella morte delle ventisei donne ritrovate sulla nave sbarcata al molo 3 gennaio. Le due persone individuate potrebbero essere i due presunti scafisti. I ragazzi hanno un’età compresa tra i trenta e i ventidue anni. Non possiamo ancora dichiarare nulla di certo, le indagini sono in continuo movimento quindi attendiamo dettagli ulteriori da parte della Procura di Salerno.