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scadenza bollo auto: come fare la varifica

Bollo auto

Periodicamente, pena una sanzione pecuniaria, ogni proprietario di un veicolo deve rinnovare il bollo auto così come prescritto dal Codice della Strada. Verifica la scadenza del bollo auto Come si fa a sapere quando scade il bollo della propria auto? La soluzione è piuttosto semplice!  Basta e...

Periodicamente, pena una sanzione pecuniaria, ogni proprietario di un veicolo deve rinnovare il bollo auto così come prescritto dal Codice della Strada.

Verifica la scadenza del bollo auto

Come si fa a sapere quando scade il bollo della propria auto? La soluzione è piuttosto semplice! Basta essere in possesso della ricevuto di pagamento dell’anno precedente. Lì, infatti, troverete indicata la data entro la quale bisognerà rinnovare il bollo auto successivo. Solitamente, in ogni caso, tenete presente che il rinnovamento è circa a scadenza annuale.

Oggi, con le nuove leggi, non è più necessario per gli autoveicoli conservare la ricevuta di versamento per dimostrare alle forze dell’Ordine l’effettivo pagamento del bollo ( solo i ciclomotori sono ancora costretti a farlo). I controlli adesso, infatti, vengono effettuati dai vigili in maniera più comoda e veloce per via telematica. Tuttavia è sempre bene comunque non buttare via le ricevute per almeno tre anni perché in caso di verifiche più dettagliate potrebbero comunque chiedervele. Inoltre, come abbiamo già spiegato prima, conservarle sarà utile per sapere con esattezza quand’è la prossima data di scadenza per il rinnovamento del bollo auto.

In ogni caso, se non siete amanti dell’ordine e avete smarrito la ricevuta, niente panico.

Nell’era della tecnologia è possibile consultare online anche la scadenza del bollo auto. Lo troverete facilmente, infatti, sul sito dell’Aci, su quello della Regione e sul sito dell’Agenzia delle Entrate. In quest’ultimo, tuttavia, troveranno informazioni solo coloro che sono residenti in specifiche regioni quali: il Friuli Venezia Giulia, la Sicilia, la Sardegna, la Valle D’Aosta e le Marche. Per tutti gli altri l’alternativa è, come abbiamo detto, il sito istituzionale della propria regione di appartenenza navigando sul portale dei tributi. Accedervi è abbastanza semplice, basta utilizzare una password usa e getta ( cioè utilizzabile non più di una volta). In alternativa potete utilizzare la sezione dedicata al bollo auto sul sito dell’Aci. In questo caso occorrerà fornire i dati riguardanti il veicolo e il suo intestatario.

Bollo auto scaduto: cosa fare?

A questo punto, una volta capita la data della scadenza, bisogna pagare per il suo rinnovamento. Una volta erano esclusi da questo onere tutti i veicoli non in movimento ma oggi sfortunatamente non è più così. L’importo, in ogni caso è variabile ed è stabilito incrociando la potenza in Kw del veicolo e un moltiplicatore diverso in base alla regione e alla categoria di emissioni inquinanti a cui appartiene. Se non avete voglia di fare in prima persona il calcolo, abbastanza complicato, in rete troverete molti siti che lo faranno per voi ( un esempio è quello della già citata Agenzia delle Entrate).

Dove pagare bollo auto scaduto?

Per pagare non c’è un’unica soluzione. E’, per esempio, possibile effettuare il pagamento tramite una agenzia di pratiche automobilistiche o all’Aci. Inoltre chi preferisce può recarsi semplicemente in posta o in tabaccheria. Ricordatevi comunque sempre di segnarvi il numero della targa della vostra automobile.

Più complicate, invece, possono rivelarsi le procedure se non avete pagato i bolli precedenti. In questo caso è meglio, perciò, rivolgersi ad un’agenzia specializzata in pratiche Auto o alla già citata Aci.

Chi, invece, è un grande fan dei pagamenti telematici, che hanno infatti il vantaggio di far saltare i lunghi tempi di attesa tipici di una coda postale, verrà accontentato anche in questo caso. E’ possibile farlo comodamente tramite il servizio BolloNET dell’Aci nelle regioni che lo supportano. Queste sono: l’Abruzzo, l’Emilia Romagna, la provincia di Bolzano, la Toscana, la Puglia, la Valle d’Aosta, il Lazio, la Lombardia, l’Umbria, la provincia di Trento e infine la Basilicata. Se la vostra regione non è compresa in questo elenco, come ad esempio il Veneto, potrete comunque pagare il bollo online grazie a dei servizi autonomi. In questo caso, tuttavia, possono a volte essere richieste delle commissioni aggiuntive.

Una cosa da tenere presente è che sono previste delle esenzioni per le categorie d‘auto più ecologiche e che maggiormente rispettano l’ambiente. Le auto elettriche, ad esempio, saranno esentati totalmente dal pagamento per cinque anni mentre le auto alimentate esclusivamente a metano o a GPL godono di una esenzione parziale del 75 per cento. Sono invece esclusi da privilegi le auto a doppia alimentazione. Infine altre esenzioni sono riservate ai portatori di handicap a patto che le auto non superino i 2000 cc se alimentate a benzina e i 2800 cc se alimentate a gasolio.

Un ulteriore agevolazione è riservata a quelle auto definite ” storiche”. Queste sono definite tali superate i 30 anni dalla prima immatricolazione. Tuttavia dovranno pagare una tassa intorno i 20 o 30 euro ( a seconda della regione) se utilizzeranno la macchina sul suolo pubblico.

Sanzioni e interessi per bollo auto scaduto

I furbetti o i ritardatari, che si sono dimenticati, più o meno coscientemente, di pagare il bollo non potranno superare impuniti la loro dimenticanza. Le pene, col passare del tempo, sono diventate infatti sempre più severe e meno tolleranti. La multa sanzionata varierà in base al tempo trascorso dalla data di scadenza quindi conviene, in ogni caso, pagare il prima possibile e accedere al ravvedimento operoso invece che aspettare di pagare la multa della Regione.

Se anche questa non dovesse essere pagata si riceverà a casa una cartella esattoriale in cui verranno indicati i termini ultimi per il pagamento. Trascorsi anche questi si passerà direttamente al fermo della vostro veicolo con le fastidiose ganasce fiscali. Cercate quindi di non spingervi fino a questo punto ma di saldare il conto in sospeso il prima possibile.

Il pagamento in ritardo comporterà, perciò, per trenta giorni di ritardo, il 2,5 per cento di multa sul prezzo del proprio bollo oltre ai tassi di interessi giornalieri pari al 3 per cento . Per un ritardo maggiore compreso tra i 30 giorni e i 12 mesi la multa aumenterà invece con un interesse del 3 per cento. Infine, con un ritardo superiore all’anno, la multa salirà al 30 per cento con degli interessi calcolati con un tasso del 1.3% per ogni semestre.

Come potete constatare voi stessi è perciò molto più conveniente stare attenti e pagare in tempo il bollo della vostra auto.