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Scadenze fiscali dicembre 2017, ecco il calendario completo

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Scadenze fiscali di dicembre, ecco che arrivano. Una lunga lista completa di tutti i pagamenti che devono essere versati al fisco.

Scadenze fiscali di dicembre, ecco che arrivano. Una lunga lista completa di tutti i pagamenti che devono essere versati al fisco. I costi maggiori ovviamente riguardano il saldo Imu e la Tasi. Ma non sono le uniche tasse da versare. Per tutti i cittadini italiani il mese di dicembre sarà parecchio salato. Tralasciando tutti i soldi che si spendono per i regali di Natale arrivano gli adempimenti periodici e le scadenze fiscali consuete. L’ultimo mese dell’anno 2017 è anche caratterizzato dalla scadenza per il versamento delle rate della rottamazione delle cartelle Equitalia, con una proroga, in cerca di chiarezza.

Scadenze fiscali dicembre 2017

Il mese di dicembre sarà duro per tutti, tra le feste e i regali di Natale, arrivano anche le tasse. Le scadenze fiscali di dicembre 2017 sono il saldo Imu e la Tasi, ma non solo. Ci sarà anche da pagare la scandeza per il versamento delle rate della rottamazione delle cartelle Equitalia. Ma la data più importante di tutte, da segnare assolutamente sul calendario, è il 27 dicembre. Durante questo giorno è previsto quello che è il termine per il versamento dell’acconto Iva che può anche essere calcolato con metodo storico, previsionale o analitico. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono tutte le scadenze.

Elenco completo scadenze fiscali

La proroga della scadenza è la prima ad aprire le danze del mese. La proroga della scadenza per il versamento della terza rata della rottamazione cartelle Equitalia e di altre due rate che sono scadute a luglio e a settembre 2017. Il calendario si apre con una valanga di dubbi, con questa proroga si cerca di fare ancora più chiarezza. E’ il DL 148/2017 che ha stabilito la proroga della terza rata della rottamazione della cartelle e delle due rate, quelle scadute a luglio e a settembre del 2017.

Il tutto ai fini della riammissione. Questo rinvio, si sa, non è previsto dal testo del decreto fiscale originario, il quale è a sua volta collegato alla Legge di Bilancio 2017, ma è frutto di un emendamento che è stato inserito proprio durante la discussione in Senato. Quindi per ricapitolare è ancora necessario stabilire la scadenza ufficiale per le rate della rottamazione delle cartelle che come prima data era stata fissata il 30 novembre. Ma la proroga ha previsto che questa slittasse ulteriormente, ma non ancora in via definitiva, il 7 dicembre 2017.

La proroga riguarda

La proroga della scadenza del 7 dicembre 2017 comprende tutti i contribuenti che non hanno versato il denaro per le rate previste per luglio e settembre. E comprende anche un’eventuale terza rata della rottamazione delle cartelle di Equitalia.

Scadenza 18 dicembre 2017

Il 18 dicembre è un’altra data che va assolutamente segnata in agenda. Il lunedì di quella settimana sarà il giorno previsto per il termine del versamento del saldo Imu e Tasi le quali insieme formano la IUC. Per calcolare con facilità la seconda rata dell’Imu e Tasi dovuta per l’anno 2017 basta leggere il comunicato stampa che ha emesso il Dipartimento delle Finanze. E’ un documento molto utile e facile per calcolare le tasse in modo veloce.

Per quanto riguarda la data del 16 dicembre, ovvero la data nella quale scade il tempo per pagare il saldo dei tributi locali è prorogata perchè cade di sabato. Quindi per essere sicuri è meglio consultare le delibere di ogni Comune per annotarsi le eventuali variazioni di aliquote, riduzioni o esenzioni.

Adempimento periodici Iva, Inps, Irpef

Per i contribuenti titolari di partita IVA per quanto riguarda gli adempimenti IRPEF la scadenza è prevista per il 18 dicembre. Riguarderà il versamento delle ritenute alla fonte a titolo d’acconto operate dai sotituti d’imposta sui redditi di lavoto dipendente e assimilati nel mese precedente. E oltre alle ritenute il sostituto d’imposta deve anche versare le addizionali comunali e regionali. Per quanto riguarda i redditi di lavoro autonomo il codice tributo da utilizzare per versare è 1040 e da tenere sotto controllo è il periodo di competenza che va dal 11/2017.

Modello f24

Nello stesso modello è anche possibile pagare i contributi INPS, quelli dovuti dal datore di lavoro circa le retribuzioni corrisposte nel mese precedente. Ma non è finita qua, sempre in scadenza al 18 dicembre bisogna anche versare l’iva dovuta a novembre 2017 per tutti i contrinuenti che hanno liquidazione Iva mensile. Il versamento in questo caso dovrà essere effettuato con il modello F42 con il relativo codice 6011 nella sezione erario.

Acconto Iva e Intrastat

A chiudere il mese di dicembre è l’adempimento periodico Intrastat e il termine ultimo per il versamento dell’acconto Iva 2017. Per fare il calcolo è necessario attuare diversi metodi a seconda delle esigenze. Il metodo storico nel caso in cui l’acconto Iva è pari all’88% dell’Iva versata per il mese o trimestre dell’anno precedente tenendo conto della liquidazione Iva 2016 come riferimento.

Poi c’è il metodo previsionale con il quale si calcola l’acconto Iva a seconda di una previsione delle operazioni svolte nell’ultimo mese o trimestre del 2017, il tutto a seconda del tipo di contribuente. In questo caso, come quello precedente sarà imdispensabile versare l’88% dell’imposta dovuta. Poi c’è il metodo analitico il cui calcolo si basa sulle operazioni che sono state svolte entro il 20 dicembre e il relativo acconto deve essere pari al 100% dell’importo che deriva da una liquidazione apposita la quale comprende l’Iva.

Compilazione modello F24

Per compilare il modello F24 per quanto riguarda il versamento dell’acconto IVA sarà necessario indicare l’anno fiscale di riferimento e utilizzare i codici qui riportati a seconda delle situazioni. 6013 per i contribuenti mensili e 6035 per i contribuenti trimestrali. In conclusione si ricorda che entro il 27 dicembre si dovranno presentare gli elenchi Intrastat relativi alle arrività del mese di novembre. E’ presente un obbligo che riguarda i contribuenti che tendono ad effettuare acquisti e cessioni intracomunitarie con l’obbligo di cadenza mensile.

Ovvero l’obbligo riguarda coloro che effettuano queste cessioni e/o acquisti in Europa per una cifra superiore ai 50.000 euro a trimestre. Questo modello Intrastat può essere presentato sia per via telematica invinadolo all’Agenzia delle Dogane attraverso il sistema telematico doganale E.D.I, oppure attraverso l’Agenzia delle Entrate sempre tramite un invio telematico.