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Scandalo Mose, confiscati 330mila euro ad un ex assessore regionale

Le paratie del Mose

Come sta procedendo la Procura di Venezia nell'incamerare le somme dello scandalo Mose, confiscati 330mila euro ad un ex assessore regionale azzurro

Ancora code giudiziarie dello scandalo Mose, sono stati confiscati 330mila euro ad un ex assessore regionale dal trattamento di fine mandato e la Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro contro Renato Chisso, ex esponente di Forza Italia e creditore nei confronti del Consiglio regionale del Veneto, che aveva patteggiato in precedenza. 

Scandalo Mose, confiscati 330mila euro

Ad eseguire la misura su input della Procura di Venezia il Nucleo di polizia economico finanziaria con una confisca per complessivi 332mila euro. Chisso, ex assessore regionale ai Trasporti del Veneto, fu arrestato e coinvolto nel 2014 nello scandalo Mose. Il Fatto Quotidiano spiega che “il provvedimento è stato possibile perché l’ex esponente di Forza Italia aveva patteggiato una pena di 2 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione per corruzione, con la sospensione della pena”. 

Come sta procedendo la Procura 

La somma indicata come prezzo della corruzione era di 2 milioni di euro è scattato un meccanismo di restituzione del maltolto a step, che significa? Che appena la Procura individua disponibilità economiche le requisisce per ripianare la somma. Negli scorsi anni a Chisso erano stati sequestrati altri 279mila euro, quale trattamento di fine mandato come assessore regionale. C’era stato un ricorso delle difese con istanza di restituzione dei 4/5 del vitalizio ma nel 2018 i giudici avevano rigettato il ricorso.