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Un terribile schianto in pista a 240 km/h: è morto così l’imprenditore bresciano 61enne Fabrizio Antonuzzi: l’uomo era impegnato nelle prove libere su un circuito in provincia di Cremona, l’Angelo Bergamonti di San Martino del Lago. Antonuzzi viveva a Manerba del Garda ed era titolare di una florida azienda che progetta negozi e location commerciali.
Morto l’imprenditore Fabrizio Antonuzzi: la sua Porsche 901 Gt3 non si è fermata
Il racconto dei testimoni di quello spaventoso sinistro è agghiacciante: pare che la potente Porsche 901 Gt3 guidata da Antonuzzi non abbia frenato per nulla alla fine di un rettilineo, andandosi a schiantare contro un guardrail. Le ipotesi più accreditate per l’assenza di qualsivoglia manovra di arresto o contenimento delle velocità vanno dal malore alla guida al guasto dell’impianto frenante.
Un pilota esperto, le domande su come sia morto l’imprenditore Fabrizio Antonuzzi
Il dato è che Antonuzzi non era affatto un “pivellino” della guida su circuito: era un pilota esperto. Dal canto suo il responsabile del circuito Alessandro Canevarolo ha spiegato sulle colonne de La Provincia di Cremona: “Le immagini riprese dalle nostre telecamere mostrano l’auto che percorre il rettilineo e termina la corsa, senza alcun segno di frenata, contro il guardrail di protezione”.
Rilievi ed indagini dei carabinieri per capire come è morto l’imprenditore Fabrizio Antonuzzi
Purtroppo in quelle circostanze ogni tentativo di soccorso è stato vano. Sul posto i carabinieri di Solarolo Rainerio e Gussola che dovranno ricostruire dinamiche e cause di innesco del tremendo incidente. L’imprenditore lascia la moglie e quattro figli.