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Marte, trovato metano sul pianeta: possibile indizio di vita aliena

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Per poter partire alla ricerca di forme di vita aliena bisognerà però attendere il prossimo anno, con l'arrivo su Marte della sonda europea ExoMars.

Nuove sorprese continuano ad arrivare da Marte. Nella giornata del 24 giugno la Nasa ha confermato un’indiscrezione pubblicata nel weekend dal New York Times. Secondo l’ente americano infatti, sul pianeta rosso sono state trovate grandi quantità di metano. Il gas, ritenuto una delle prove di una presunta attività organica, è stato rilevato in concentrazioni doppie rispetto quelle trovate 14 anni fa dalla sonda europea Mars Express.

Una probabile traccia di vita

L’agenzia spaziale statunitense ha riportato alcuni dati del rover Curiosity, atterrato su Marte nel 2012, secondo cui la concentrazione di metano nell’atmosfera marziana sarebbe pari a 21 parti per miliardo di unità di volume. Un valore due volte superiore a quanto riscontrato nel 2005 dal Planetary Fourier Spectrometer, costruito dall’Agenzia Spaziale Italiana per la sonda Mars Express.

Un risultato commentato proprio da un ex coordinatore scientifico dell’Asi. Il docente di Esplorazione del Sistema Solare Enrico Flamini, che afferma: “Il nuovo dato è un’ulteriore conferma della presenza del metano nell’atmosfera di Marte e in quantità più significative rispetto a quelle rilevate in passato”. Flamini tuttavia frena l’entusiasmo in merito ad una probabile presenza di vita collegabile al ritrovamento del metano: “È vero che se si parla di metano si pensa alla vita, ma le cose non sono affatto così automatiche. Quello che vediamo è il prodotto finale di un processo che può essere di tipo biologico oppure geologico. Sicuramente per collegarlo alla vita serviranno altre misure“.

Prossima tappa 2020

Per poter andare alla ricerca di forme di vita su Marte bisognerà però attendere il prossimo anno. Nel 2020 infatti atterrerà sul pianeta rosso la sonda ExoMars, frutto di una collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Europea e la sua omologa russa Roscosmos. Scopo della missione in questione sarà infatti scavare fino a due metri di profondità nel sottosuolo marziano, allo scopo di rilevare presunte tracce di vita aliena.

In merito ad ExoMars lo stesso Flamini ha dichiarato: “Se la missione dovesse trovare tracce di batteri, potrebbero essere questi la fonte del metano”. La trivella con cui avverranno le perforazioni su Marte sarà peraltro di fabbricazione italiana, costruita dal gruppo Leonardo.