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JEDI: vince Microsoft, le possibili ripercussioni sul trading online

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Contrariamente a tutte le previsioni non è stata Amazon a vincere il contratto multimiliardario JEDI, nuovo bando emesso dal governo americano nel Luglio 2019.

Un contratto multimiliardario, quello JEDI (Join Enterprise Defense Infrastructure), nuovo bando emesso dal Governo americano nel Luglio 2019 e che vedeva partecipare i più grandi nomi dell’hi-tech statunitense: Microsoft, Amazon, Ibm, Oracle e Google.

Il bando, volto a fornire il Pentagono di una piattaforma cloud di massima sicurezza, metteva in palio un contratto da 10 miliardi di dollari che faceva gola a molti e avrebbe permesso alle compagnie citate sopra di garantirsi ingressi fissi da uno dei migliori committenti presenti sul mercato: gli Stati Uniti d’America.

Cocente sconfitta per Amazon

Contrariamente a tutte le previsioni, non è stata Amazon a vincere il contratto. Nonostante si tratti della migliore concorrente in lizza, infatti, è stata la Microsoft di Bill Gates ad aggiudicarsi l’appalto. I vertici dirigenziali del colosso mondiale dell’e-commerce si sono detti fortemente sorpresi, e non c’è da meravigliarsene. La sezione di cloud computing di Amazon, Amazon Web Services, è una delle migliori al mondo e avrebbe fornito non solo il Pentagono ma anche la CIA e altre organizzazioni para-statali di un criptaggio senza rivali.

Gli esperti fanno notare come in realtà l’offerta di Amazon fosse l’unica a rispecchiare a pieno i requisiti top secret del Governo americano, ma, a quanto pare, le motivazioni sottostante la scelta della Casa Bianca sono da ritrovare altrove.

Il probabile zampino di Trump

Non è la prima volta che D. Trump si avvale della sua carica per risolvere i propri problemi personali: lo ha fatto con il Ministro della Giustizia, W. Barr, per aprire una contro inchiesta contro l’indagine Russiagate, sfociata poi nel penale. Ad avvalorare la tesi vi sono testimonianze attendibili di una lunga antipatia tra il Presidente e Jeff Bezos, proprietario di Amazon e del The Washington Post. La corsa di Amazon per questo prestigioso contratto governativo si è dunque arrestata quanto Trump ha deciso di mettere gli occhi sul bando e, a distanza di
pochi mesi, nonostante in lizza vi fossero rimaste solo Amazon e Microsoft, è stata la società di Bill Gates ad essere scelta.

Nel frattempo i vertici di Amazon minacciano di ricorrere alle vie legali, sventolando presunte interferenze di Trump sul processo di assegnazione. Potrebbe essere, questo, nel caso in cui si decidesse sul serio di procedere legalmente, un colpo fatale per il Presidente, i cui indici di gradimento già adesso sono ai minimi storici.

Microsoft: rinnovato l’interesse per la compagnia

In seguito alla proclamazione del vincitore, i mercati hanno immediatamente risposto positivamente alla notizia. Si tratta dell’ennesima doccia fredda per Bezos: contrariamente alle azioni Amazon, infatti, quelle Microsoft sembrano caratterizzate da un andamento complessivamente più che positivo. La vittoria per il contratto JEDI, inoltre, hanno portato le azioni della Microsoft ad un improvviso incremento di quotazione, divenendo oggetto di forte interesse da parte degli investitori. Si è trattato di un eccellente ritorno al trend rialzista che ha visto il titolo passare in una sola seduta da una quota di partenza di 135,96 dollari (ore 20:00 del 23 ottobre) a un picco di 140,07 (ore 12:00 del 24 ottobre).

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Si tratta indubbiamente di un periodo particolarmente delicato, con l’approssimarsi delle scadenze fiscali di primo anno e la pubblicazione dei bilanci, ma un trend rialzista in questo periodo potrebbe portare a tutti gli effetti la compagnia di Gates ad un inizio 2020 col botto.