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Roaming UK dopo la Brexit: è la fine del servizio gratuito?

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Gli accordi UE-UK per il dopo Brexit non prevedono ancora soluzioni definitive per i costi aggiuntivi che riguardano le telefonate e il roaming.

Il Regno Unito ha trovato l’accordo per lasciare l’Unione Europea. In molti si chiedono cosa comporti nel concreto la Brexit per lo scambio di merci, denaro e persone: sarà complicato ridefinire i dettagli della separazione tra l’Inghilterra e i Paesi dell’Unione Europea. Tra le altre questioni, una scottante che interessa ai tantissimi che viaggiano o si trovano in UK è legata ai costi extra per telefonate e per l’utilizzo di Internet dopo la Brexit: infatti, le regole sul roaming fanno parte degli accordi che non sono stati modificati e al momento sono ancora in stand-by, in attesa di trovare una soluzione a breve.

UK, roaming gratuito anche dopo Brexit

Il roaming, quindi, rimarrà gratuito fino a nuovo ordine in virtù del fatto che le due parti non hanno ancora rinegoziato tutti gli accordi. La Brexit, che si è concretizzata il 31 gennaio, non prevede l’immediato annullamento di tutte le norme che hanno regolato i rapporti precedenti tra Europa e l’ex membro. È previsto, infatti, un periodo di transizione per regolare gli aspetti della separazione. Tra questi, anche quello legato al roaming: già dal 2017 i costi aggiuntivi per telefonate e per navigare in Internet erano stati azzerati.

Non è detto che il roaming torni a essere a pagamento o che non avrà costi differenti rispetto a quelli esistenti prima dell’annullamento. In ogni caso, adesso sarà necessario cercare un nuovo accordo, ma non c’è fretta: basta che la soluzione arrivi entro il 1 gennaio 2021. Fino a quella data i cittadini europei e quelli britannici possono tirare un respiro di sollievo: il roaming rimarrà gratuito.