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Coronavirus, a Brescia manca la valvola salvavita: stampata in 3D

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Un network di giornalisti, ingegneri e divulgatori di Brescia ha permesso la realizzazione di una valvola salvavita contro il coronavirus.

All’ospedale di Brescia in piena emergenza coronavirus manca una valvola salvavita: in poche ore viene stampata in 3D. È quanto accaduto all’ospedale di Chiari dove un network di giornalisti, ingegneri e divulgatori hanno messo in campo impegno ed efficienza. “Questa è la dimostrazione che il sapere scientifico, – ha detto Massimo Temporelli, fisico e divulgatore – la conoscenza tecnologica, il network che crea la scienza, aiuta la nostra vita. E a volte la può salvare”.

Coronavirus, a Brescia emergenza sanitaria

L’allarme è scattato giovedì scorso al nosocomio di Chiari. Anche il territorio di Brescia, come tutta la Lombardia, è in balia dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus (Covid-19). Medici e personale si sono accorti loro malgrado che nel reparto di Rianimazione la scorta di valvole per gli strumenti era in esaurimento. Contattato il produttore, questi ha affermato che in breve tempo non era possibile rifornire l’ospedale.

La giornalista ed il fisico

Scorte finite, insomma, produzione in corso ma a lungo termine. La prima a muoversi è stata Nunzia Vallini, direttrice del Giornale di Brescia. La giornalista ha contattato Temporelli, memore della collaborazione in corso con la sua testata. Il fisico ha a sua volta allertato imprenditori, ingegneri e laboratori del bresciano, alla ricerca appunto di qualcuno in grado di stampare la valvola mancante in 3D. Non si poteva cercare oltre, dato che è vietato spostarsi se non per necessità.

In Rianimazione i pazienti non potevano attendere tentennamenti. Così la valvola è stata misurata, ridisegnata e finalmente stampata. Dalla richiesta alla stampa sono passate sei ore.

In fase di test

Attualmente il pezzo è in fase di test, ma a breve potrebbe essere utilizzato nel reparto dell’ospedale in provincia di Brescia in emergenza coronavirus. “Si tratta di un pezzo non certificato, ma non avevamo alternative. – ha detto Temporelli – L’emergenza è stata tamponata grazie alla tecnologia e lunedì sapremo se la nuova valvola funziona perfettamente”.

Rettifica di Intersurgical Spa

In data 19 marzo il presente articolo è stato modificato su Richiesta di Intersurgical Spa, in quanto precedentemente si riportava che l’imprenditore Cristian Fracassi aveva richiesto all’azienda i file per la stampa e aveva ottenuto in risposta una minaccia di denuncia per violazione di brevetto.

In realtà però l’azienda è stata contattata con la richiesta di ricevere i disegni tecnici di una valvola Venturi. Non è stato possibile soddisfare tale richiesta perché, in quanto azienda di dispositivi medicali, l’azienda deve attenersi alle Direttive che regolano la produzione e diffusione di tali dispositivi a tutela dei pazienti. Intersurgical Spa assicura di non aver avanzato alcun tipo di minaccia legale e specifica che la valvola Venturi è un accessorio per i caschi di ventilazione CPAP che normalmente costa pochi euro ma che, in questo contesto di emergenza, viene inviata gratuitamente insieme ai caschi.