> > Coronavirus, responsabilità dell'uomo e sfruttamento dell'ambiente

Coronavirus, responsabilità dell'uomo e sfruttamento dell'ambiente

Il ruolo dell'uomo della diffusione del coronavirus e il legame con lo sfruttamento ambientale

Il coronavirus è legato al ruolo dell'uomo nello sfruttamento di ambiente e animali. Bisogna ripensare a un nuovo modo di stare sul pianeta.

La diffusione di Covid-19 è strettamente legata al modo in cui l’uomo ha vissuto sul pianeta negli ultimi decenni. Gli esperti dicono che il maltrattamento degli animali e lo sfruttamento dell’ambiente da parte dell’uomo hanno inciso in maniera decisiva nella diffusione del nuovo coronavirus. Per questo è importante ripensare a un nuovo modo di stare sul pianeta.

Coronavirus, la responsabilità dell’uomo e lo sfruttamento dell’ambiente

In questo momento di isolamento domiciliare, i luoghi urbani e non si sono svuotati. È sempre più frequente vedere foto di animali che camminano per strada o che nuotano vicino ai moli, dove prima non avevano accesso per la presenza costante e invasiva dell’uomo. Ma questa riconquistata libertà non sempre è fortuna per gli animali. In Thailandia, i macachi di Lopburi non trovano cibo, perché mancano i turisti che visitano i tempi e che spesso offrivano loro da mangiare. Gli elefanti del Botswana, in assenza dell’uomo, si stanno moltiplicando e il governo ha dato il via libera per abbatterli, perché in costante aumento. In Cina, il Governo ha autorizzato all’uso della bile degli orsi per curare le polmoniti. Insomma, non c’è mai pace per gli animali.

Il rapporto dell’uomo con l’ambiente e gli animali è stato decisivo per la formazione e la diffusione del coronavirus. Per evitare il ripresentarsi di una situazione simile è fondamentale ripensare al ruolo dell’uomo rispetto all’ambiente e agli animali, in un rapporto non più egocentrico, ma ecologico. Per fare questo è necessario cambiare sistema economico e abitudini quotidiane, come il consumo di carne e derivati animali. Diverse epidemie (forse anche il coronavirus) sarebbero nate all’interno di un wet market: di fatto, nascono dalla prevaricazione dell’uomo sugli animali. Animal Equality si sta mobilitando per chiederne la chiusura.

Leonardo Caffo, professore di Filosofia Teoretica all’Università di Torino e anti-specista, sostiene che un modo di vivere più vicino agli animali possa risolvere molteplici problemi legati all’eco-sostenibilità, oltre ad essere il modo più etico per vivere. “Le rivoluzioni etiche arrivano sempre per ragioni di convenienza. — scrive il filosofo — Se il Covid-19 ci dovesse portare a una situazione di totale follia e dovesse durare due o più anni, piano piano anche le fasce meno colte della popolazione mondiale sceglieranno, tra la vita e lo sfruttamento animale, la vita”.