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Coronavirus senza lockdown? Perchè l'immunità di gregge non funziona

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Fermare il coronavirus con l'immunità di gregge? L'epidemiologo statunitense Bergstrom spiega perchè il lockdown funziona.

Coronavirus, cosa accadrebbe senza lockdown? L’immunità di gregge funziona? Ne parla il biologo statunitense Carl T. Bergstrom, noto anche per il suo impegno contro la disinformazione in campo scientifico.

Lockdown o no?

Delle misure di contenimento da coronavirus se ne parla, e se ne continuerà a parlare, per settimane. I Paesi si guardano a vicenda, osservando le differenti misure di contenimento dell’epidemia: cosa accadrebbe se nessuno prendesse precauzioni? L’immunità di gregge potrebbe davvero proteggere la popolazione? A fare chiarezza arriva Carl T. Bergstrom, noto biologo statunitense sul campo anche nella lotta contro la disinformazione in ambito scientifico, che spiega l’inefficacia dell’immunità di gregge per fermare il Covid-19. Considerazioni condivise e rilanciate su Twitter anche da Marc Lipsitch, epidemiologo di Harvard: l’epidemia, secondo Bergstrom, non si arresterebbe alla soglia del 60% di contagio, ma solamente al 90%, argomentando il suo calcolo con la formula “dell’overshooting”, superamento in italiano.

Ma attenzione, l’epidemiologo non smentisce l’immunità di gregge, ma la valida definendola “un concetto chiave per tutti i modelli epidemiologici”. Ovvero nel raggiungimento del 60% dell’infezione d’un virus in una comunità, la diffusione si ferma poiché la maggior parte delle persone infettate hanno intorno persone che hanno già contratto il virus e dunque immuni. Al 60% il virus rallenta, toccando il picco ma non fermandosi, con una curva che inizia a scendere ma che può impiegare settimane prima di azzerarsi, ovvero quando il virus raggiunge il 90% della popolazione. Un concetto di contagio che in un Paese come l’Italia vorrebbe dire qualche milione di morti, data la letalità del coronavirus, basato su un presupposto ottimistico di un’immunità garantita dall’aver già contratto il virus. Un’ipotesi, al momento, realistica ma non dimostrata, cosa che non esclude coloro che, già ammalatisi di coronavirus, non possano riammalarsi.

Un discorso non teorico

Quanto affermato da Bergstrom non è solo teorico, ma punta a consigliare eventuali governi che non puntano a massicce chiusure e misure di contenimento, nella convinzione che il Covid-19 non si possa fermare e puntare solamente all’immunità di gregge. Tale misura è stata presa in considerazione nei Paesi più poveri, come l’India, che non possono permettersi uno o due mesi di blocco economico, ma che possono contare su un’età media della popolazione giovane. A questi Paesi, l’epidemiologo lancia un monito – o consiglio – se davvero s’intende procedere verso l’immunità: prepararsi ad un lockdown mirato e ridotto nel tempo, un contenimento per arrestare l’epidemia arrivati alla soglia del 60%, per evitare il fenomeno dell’overshooting e salvare dunque molte vite umane. Tutto questo sottolineando come, anche se si riuscisse a bloccare il contagio alla famosa soglia, verrebbero registrate tantissime vittime: sull’esempio dell’India, l’epidemiologo ha calcolato circa 19 milioni di morti, salvandone 5 milioni bloccando sul nascere il meccanismo dell’overshooting.