> > Compie vent'anni il virus 'I love you' : milioni furono i pc danneggiati

Compie vent'anni il virus 'I love you' : milioni furono i pc danneggiati

virus i love you 1

4 maggio 2000: 45 milioni di pc vengono infettati dal virus 'I love you'. A ricevere ed aprire la mail d'amore innumerevoli privati, oltre ad importanti istituzioni.

Il 4 maggio del 2000 in tutto il mondo arriva una mail con oggetto una dichiarazione d’amore in lingua inglese. Al suo interno presenta un worm, ovvero un sistema in grado di accedere autonomamente ai contatti del computer. Si trattò del virus ‘I love you’ che oggi compie vent’anni.

Venti anni dalla diffusione del virus ‘I love you’

Venti anni, quindi, da quando il virus ‘I love you’ colpì 45 milioni di computer in tutto il mondo. Nessuno si salvò. A chiunque arrivò la mail con oggetto: “Per favore controlla la lettera d’amore allegata che ti ho mandato” . Al suo interno era però presente un file di testo in formato .vbs (LOVE-LETTER-FOR-YOU.TXT.vbs), in grado, una volta aperto, di infettare i file della vittima. Così facendo il virus avrebbe avuto accesso alla rubrica contatti dell’utente.

virus i love you 1

Stando alle stime, il virus colpì milioni di computer in sole 24 ore: uno dei più efficaci cavalli di Troia mai usati nell’era informatica. Certo, non fu il primo ma i danni compiuti ammontarono a 10 miliardi di dollari. Un virus di massa che grazie ad uno stratagemma psicologico si diffuse a macchia d’olio in qualsiasi parte del mondo. Partì da una casella mail di Hong-Kong e poco dopo molti altri paesi vi caddero. Ad essere colpiti non solo utenti privati ma anche istituzioni come il Pentagono e il Parlamento britannico.

Spiega così Jens Monrad, manager della società di sicurezza FireEye: “Non è stato il primo worm email di massa ma senza dubbio quello che ha colpito la maggior parte dei computer a livello globale, uno dei primi esempi di come l’ingegneria sociale svolga un ruolo vitale nella criminalità informatica. Oggi il malware gioca un ruolo vitale nell’ecosistema dei cyber criminali e il metodo dell’ingegneria sociale e di cercare di attirare gli utenti a cliccare su un link o ad aprire un allegato, è probabilmente l’eredità più significativa che ha lasciato”.