Coronavirus, isolato ceppo al Ceinge di Napoli

I ricercatori del Ceinge di Napoli hanno potuto isolare un ceppo della sequenza genetica del coronavirus. Pronto il confronto con gli altri ceppi.

Il gruppo di ricerca del Ceinge di Napoli è riuscito a ottenere la prima sequenza genetica del coronavirus, isolato per la prima volta dopo aver colpito un paziente campano.

Grazie al metodo Next generation Sequencing, l’equipe di studiosi ha potuto calcolare con più precisione milioni di frammenti di dna e rna del virus. La sequenza è stata pubblicata nel database mondiale per confrontarla con quelle già depositate negli ultimi mesi.

Coronavirus, Ceinge di Napoli ha isolato DNA

La ricerca mondiale parla campano: un’equipe di scienziati del Ceinge di Napoli (centro partenopeo per le biotecnologie avanzate) ha isolato una sequenza genetica del coronavirus, ottenuta da un paziente precedentemente colpito.

Il gruppo di ricerca guidato dall’ordinario di genetica dell‘Università Federico II Massimo Zollo ha identificato oltre 30mila lettere (basi azotate) contenute nel cosiddetto “libretto di istruzioni” del virus. La sequenza è stata pubblicata nel database mondiale, affinché altre nazioni possano confrontarla con i vari ceppi rilevati negli ultimi mesi.

Il metodo Next Generation

Il Ceinge ha sfruttato tutte le potenzialità della metodologia Next Generation Sequencing, una tecnologia avanzata che grazie a potenti macchine ha potuto decodificare milioni di frammenti dell’Rna del virus. “Queste tecnologie – sottolinea Zollo, a capo del Ceinge hanno segnato una svolta rivoluzionaria nella possibilità di caratterizzare genomi di grandi dimensioni rispetto ai metodi di sequenziamento del Dna di prima generazione”. Pietro Forestieri, presidente del Ceinge poi aggiunge: “Da una valutazione preliminare ed intermedia delle ricerche finanziate dalla Regione stanno emergendo risultati estremamente interessanti che, se confermati, avranno eccezionali risvolti diagnostici, prognostici e terapeutici”.

Il Ceinge

Il Ceinge è un’eccellenza mondiale per la Ricerca e e diagnostica di malattie genetiche. Recentemente la Kraft-Heinz ha deciso di investire sul centro di ricerca napoletano, sottoscrivendo un protocollo d’intesa per lo sviluppo di nuovi alimenti per la nutrizione umana.

Un’idea di collaborazione nata precedentemente con il gruppo italiano di Roberto Berni Canani che aveva condotto studi sulle proprietà benefiche di un nuovo prodotto per l’alimentazione infantile.

Si tratta di un prodotto che nasce dalla fermentazione del latte vaccino grazie al probiotico Cba L74.