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Doxee, Sergio Muratori Casali: "Noi, a supporto di una trasformazione digitale sempre più necessaria"

Sergio Muratori Casali

Sergio Muratori Casali ci parla di Doxee, la PMI innovativa che opera nella trasformazione digitale

Qual è la mission di Doxee?

“Doxee è una PMI innovativa del settore hi-tech, che opera nel dominio digitale dell’elaborazione dei dati finalizzata a offrire tre linee di prodotti. La document experience, cioè la capacità di elaborare i dati e posizionarli all’interno di documenti di compliance (fatturazione, rendicontazione, ecc) che sono d’ausilio alle supply chain. Ci concentriamo sulla paperless experience, la capacità di generare fatture elettroniche, ordinazioni elettroniche: tutti aspetti che hanno come cappello la de-materializzazione e la digitalizzazione dei processi B2B, B2C e B2Governance. La terza linea di prodotti è la interactive experience, dove la capacità di gestire dei dati si combina con una loro rappresentazione nella forma di un video personalizzato oppure di un micro-sito navigabile”.

marketing sociale

In cosa consiste il vostro business model?

“Il nostro modello di business è il software as a service e platform as a service. È un punto di forza significativo in questi tempi di emergenza, e determinante sia come supporto alle nostre aziende, sia in termini di crescita aziendale. La Doxee Platform è la nostra piattaforma centrale in tutto ciò che facciamo. In Doxee il tema della tecnologia è importante. Da ciò la nostra scelta di investire oltre il 13% in ricerca e sviluppo: per noi avere una tecnologia proprietaria significa interpretare i bisogni dei clienti e rendere i nostri prodotti/servizi altamente scalabili”.

Doxee ha rilasciato la terza generazione della sua piattaforma. Secondo il recente studio di The European House-Ambrosetti, però, è emerso che la percentuale di aziende italiano che utilizzano il Cloud rasenta solo il 31%: a che punto siamo?

“In Doxee vediamo questo dato come un’opportunità. Oggi l’emergenza sanitaria ha impresso una forte accelerazione ai processi di digitalizzazione che, per definizione, vengono ricercati in Cloud. Per questo, oggi il Cloud non può più essere inteso come mero trasferimento di infrastruttura, ma come un abilitatore, che accelera la trasformazione digitale perché aiuta ad avere un time to market più accelerato attraverso progetti di standardizzazione. Con l’ultima release della Doxee Platform, noi interpretiamo questa abilità progettata per paradigmi architetturali con le OpenAPI. Da questo punto di vista, la nostra piattaforma consente di abilitare modelli multi-Cloud, importanti in contesti nuovi e attuali e di includere tutte quelle tecnologie cloud-native, cioè servizi con pattern architetturali nati per il Clouding”.

Quali sono i benefici?

“Per prima cosa, la user experience dei nostri utenti, dall’altra parte ci consente di supportare la strategia di espansione verso nuovi mercati, realizzando servizi cloud con logiche di self-service, ovvero abilitando le aziende alla creazione di video dinamici e personalizzati in completa autonomia, rispondendo in questo modo a esigenze frequenti in un mercato caratterizzato dalle small and medium enterprise: un’area, quest’ultima, a cui Doxee sta puntando in ottica di posizionamento”.

doxee

Come sta procedendo la trasformazione digitale dei vostri clienti?

“Oggi i processi tendono a nascere digitali. Noi siamo forti in settori come le utilities e le telco nel mercato enterprise. Ma stiamo notando un aumento della richiesta di digitalizzazione, che parte dai processi mission critical, come la fatturazione e i pagamenti digitali in ambiti diversi e in organizzazioni medio-piccole . C’è un forte interesse ad esempio nel settore della Pubblica Amministrazione: il tema della semplificazione, che sta puntando allo SPID e CIE, per esempio. In questo periodo, non riuscire ad erogare servizi in presenza pone il tema dell’erogazione di servizi in chiave digitale. Sono tanti i punti in cui Doxee fa da collante: con le nostre tecnologie proponiamo servizi a supporto della digitalizzazione dei processi”.

settore telco

In quali aree state investendo da un punto di vista strategico?

“In Doxee stiamo puntando allo scenario B2E (Business to Employee), vale a dire quell’area in cui il focus è l’attenzione sui dipendenti, su come rendere più efficiente i processi interni, come facilitare la comunicazione di informazioni rilevanti, come semplificare determinate procedure, non da ultimo come i raggiungere le maggior retention aziendale possibile. In queste aree c’è una forte richiesta di digitalizzazione. Altra area è quella legata all’healthcare, (pharma, sanità privata) dove il paziente è al centro di comunicazioni importanti e nel contempo ha bisogno di processi semplificati e ottimizzati: basti pensare al rapporto del paziente con il medico e il caregiver, per esempio. Abbiamo un focus importante anche nei settori automotive, travel e hospitality, oggi purtroppo particolarmente penalizzati per la pandemia, ma che avranno un ruolo importante nella ripresa. Doxee sta lavorando molto nel settore delle assicurazioni, in cui abbiamo investito molto e sviluppato negli anni delle practice che ci sono state riconosciute anche da analisti internazionali come Forrester, Gartner e Celent. In questo settore , sia assicurativo che bancario, si profilano interessanti opportunità, perche entrambi i settori necessitano di processi digitalizzati e applicazioni intelligenti per dialogare con i propri clienti. Da poco abbiamo partecipato alla manifestazione organizzata da ABI #ilCliente proprio focalizzata sul cliente digitale e sulla necessità di innovare le strategie di comunicazione delle banche, in ottica di digital transformation, ovviamente”.

doxee team

Avete acquisito al 91% la partecipazione della startup Littlesea, startup specializzata nella produzione video: qual è la vostra vision?

“Abbiamo voluto integrare nella Doxee Platform nuove funzionalità che consentono di accedere a nuovi mercati come il mondo delle web agency, i settori media and publishing, advertising, retail e gdo. Si tratta di un’operazione necessaria per poter rispondere alle richieste che ci arrivano dalle aziende dei mercati small and medium, che, per definizione, devono poter ricevere servizi accessibili facilimente e velocemente con una user experience estremamente semplificata Altro tema è l’apertura all’internazionalizzazione attraverso business model alternativi alla rete diretta, cioè nell’ecommerce e nelle digital partnership. Sono tanti i point of solution che, tramite quest’acquisizione, riusciamo a orientare: si tratta di un’acquisizione piccola, ma con moltissimo potenziale”.