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Coronavirus: contagio avviene per via aerea, meglio aprire le finestre

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La trasmissione del Covid-19 avviene soprattutto per via aerea: il modo migliore per evitare il contagio è aprire le finestre.

La battaglia contro il coronavirus dura ormai da un anno. In tutti questi mesi sono nate diverse teorie su quale sia la modalità di contagio più pericolosa. In un recente articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature, abbiamo la conferma: la maggior parte dei contagi avviene per via aerea.

Gli autori della ricerca, infatti, hanno affermato come “la trasmissione del virus attraverso il contatto con superfici contaminate, sebbene possibile, non sia considerata un rischio significativo”.

Diversi esperimenti hanno dimostrato come il Covid-19 sia in grado di sopravvivere sulle superfici. Tuttavia ciò non significa che le persone contraggano l’infezione dagli oggetti. A supporto di questa tesi, gli studiosi della Tufts University di Medford, nel Massachusetts, hanno condotto uno studio sulla base dei livelli di contaminazione e della frequenza con cui le persone toccano le superfici (maniglie delle porte, pulsanti ai passaggi pedonali). Ebbene, i ricercatori hanno stimato che in questi casi il rischio di infezione è minimo (5 su 10.000) e comunque più basso rispetto le stime di contagio tramite aerosol. Possibile quindi, ma molto raro.

Coronavirus: come evitare contagio

Le principali fonti di contagio sarebbero invece proprio le persone. Lo studio ha infatti dimostrato come uomini e donne possano essere più facilmente infettati quando si trovano in uno spazio chiuso e affollato. Questo ha confermato come la via di trasmissione più pericolosa sia quella aerea.

La conclusione a cui sono giunti gli esperti è che per evitare questo contagio il miglior modo sia semplice ma allo stesso tempo potente: aprire le finestre. “La cosa più importante” dicono gli studiosi “è migliorare la ventilazione degli ambienti o installare depuratori d’aria rispetto rispetto allo sterilizzare le superfici. Se abbiamo già prestato attenzione all’aria e abbiamo ancora un po’ di tempo e risorse extra, allora sì, pulire quelle superfici che vendono toccate più frequentemente può essere utile”.