> > App Immuni, si può scaricare: disponibile sugli store Apple e Google

App Immuni, si può scaricare: disponibile sugli store Apple e Google

App_Immuni_scaricare

Dall'1 giugno è possibile scaricare l'App Immuni: quando partirà la sperimentazione e quali dati sono richiesti?

A partire dalla serata di lunedì 1 giugno 2020 è possibile scaricare l’App Immuni, quella che il governo ha fatto progettare per tracciare i contagi da coronavirus. Non in tutte le regioni italiane il sistema sarà però già operativo: l’iniziale sperimentazione riguarderà per il momento soltanto Liguria, Puglia, Abruzzo e Marche prima dell’utilizzo a livello nazionale. Ad annunciarlo è stato il governatore Toti: “C’è stata una lunga riunione con il Governo sull’App Immuni, che va un po’ affinata. Ma la sperimenteremo in Liguria perché tutto quello che può essere un aiuto è giusto metterlo alla prova e può aiutare i nostri medici“.

I requisiti per scaricarla

Per poter scaricare l’applicazione è necessario avere un dispositivo con un sistema operativo Apple o Android e avere un’età superiore ai 14 anni. Per coloro che ne hanno almeno 14 ma meno di 18, è necessario il permesso di almeno uno dei genitori o di chi esercita la propria rappresentanza legale. Dato che il sistema di notifiche di esposizione si basa su Bluetooth Low Energy, sarà necessario tenere sempre attivo il Bluetooth affinché il sistema possa rilevare i propri contatti con gli altri utenti.

Via libera dal Garante della privacy

Il Garante per la protezione dei dati personali ha autorizzato l’avvio dell’applicazione. Dopo aver letto le valutazioni del Ministero, ha giudicato proporzionato il trattamento dei dati personali. Stando a quanto si legge sul sito ufficiale sarebbero state previste misure volte a garantire sufficientemente il rispetto dei diritti e delle libertà di coloro che la scaricheranno.

Scaricare App Immuni

Il download dovrà essere fatto dagli store Apple e Google. Una volta scaricata l’utente, che dovrà avere più di 14 anni, dovrà specificare la provincia in cui si trova. Un dato che non verrà condiviso con terze parti e che serve alle autorità sanitarie per localizzare eventuali contagi. Dopodiché la sperimentazione vera e propria dovrebbe iniziare il 3 giugno.

Il professor Lopalco, epidemiologo a capo della task force pugliese, ha spiegato che si tratterà di un breve test di pochi giorni, forse una settimana, per verificare che l’app funzioni. Dopodiché si potrà cominciare ad utilizzarla a livello nazionale.

Finta mail fa scaricare virus

Ancora prima che sia possibile scaricarla, Agid-Cert, la struttura del governo che si occupa di cybersicurezza, ha però lanciato l’allarme sulla nascita di un problema. Si tratta di una campagna di virus informatici che non riguarda nello specifico l’App Immuni ma tutti i software. Una mail starebbe invitando a cliccare su un sito fasullo, copia falsa di quello della Federazione Ordini dei farmacisti italiani, per scaricare un file denominato Immuni. Ma l’invito è quello di non cliccarvi, altrimenti il proprio dispositivo prenderà un virus che lo terrà in “ostaggio”.