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Twitter elimina i codici razzisti, userà linguaggio più inclusivo

Il linguaggio di Twitter sará piú inclusivo

Un maxinvestimento e un lavoro gigantesco: questo il prezzo che pagerá Twitter per usare un computing poco inclusivo.

Un repulisti semantico monumentale ma doveroso attende Twitter nei mesi a venire. Infatti il social network ha annunciato che cambiera´i codici di computing eliminando parole quali “blacklist”, “schiavo” (slave), “padrone” (master) dal suo linguaggio di programmazione. Gli effetti delle proteste per l‘omicidio di George Floyd – riguardo al quale lo stesso Twitter aveva segnalato Donald Trump per incitazione alla violenza – hanno portato a rivoluzioni non solo sociali ma anche social: la rimozione dei codici discriminanti dal computing Twitter, sostiene la società con sede a San Francisco, “riflette i nostri valori“.

Rimozione parole discriminanti da Twitter

Tutto nasce dalla presa di posizione di due ingegneri informatici in forza alla società statunitense, i quali avrebbero insistito verso un cambio radicale del linguaggio di programmazione in uso in azienda. Le proteste per la morte di George Floyd si fcevano giorno dopo giorno sempre più veementi e le critiche per una semantica meno razzista fioccavano da ogni dove.

Il prestigioso social netfwork fondato da Jack Dorsey – usato da milioni di utenti in tutto il mondo e soprattutto dal Presidente Trump che twitta in maniera a dir poco complusiva – dovrà rimboccarsi le maniche perché si stima che l’investimento previsto sia di diversi milioni di dollari e soprattutto dovrà profondere un impegno prolungato nei mesi che verranno. Infatti non sarà facile rimodellare i codici: ‘master’ fa riferimento alle versioni dei codici di computing, ‘slave’ ai sottocodici e ‘blacklist’ invece si riferisce ai siti internet bannati dal web.