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Salute e acquisti online: gli italiani premiano il web

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Gli acquisti online nel settore farmacologico hanno spiccato il volo: l’Italia è tra i primi tre Paesi in Europa per la domanda di prodotti healtcare.

I dati sulle vendite online dimostrano che i due milioni di consumatori che si sono aggiunti nel 2020 sono un forte segnale economico a cui prestare attenzione. Prima di dare dati troppo sensazionali o eccessivamente entusiasti in merito alle vendite online occorre fare una doverosa premessa che in pochi hanno considerato. In pratica parlare di aumento di vendite sul web senza considerare i mesi in cui siamo stati costretti a chiuderci in casa sarebbe fuorviante per almeno due ragioni.

In primo luogo c’è da considerare che le farmacie e i supermercati sono state le uniche attività a cui è stato concessa l’apertura, anche durante il lockdown. Poi c’è l’aspetto che riguarda cosa è stato maggiormente venduto, ovvero gel sanificanti, mascherine e integratori per rafforzare il sistema immunitario. Cosa significa tutto questo? Che per poter realmente parlare di migliori vendite online nel settore farmaceutico occorre contestualizzare il momento storico in cui queste sono avvenute e le ragioni sociali che potrebbero spiegare il motivo dell’affermazione degli eCommerce come Farmavola.

Acquisti online e salute: cosa interessa ai consumatori?

Quindi sì, gli acquisti online nel settore farmacologico hanno spiccato il volo, così come si legge praticamente ovunque ma occorre fare delle precisazioni sul come, sul quanto e sul perché. Un dato interessante da considerare è quello che pone l’Italia tra i primi tre Paesi in Europa per la domanda di prodotti healtcare online. I sondaggi effettuati hanno dimostrato come la maggior preoccupazione dei consumatori resti legata al fattore opportunità-prezzo, per il quale ritengono di fare acquisti più vantaggiosi sul web. A questo fattore si aggiunge quello sociale che è legato al periodo che stiamo vivendo e alle disposizioni del Governo in merito alle uscite molto limitate. Se siamo obbligati a ridurre al minimo le nostre uscite ne consegue che saremmo più propensi ad acquistare sul web, dove disponiamo in tempo reale di prezzi e promozioni e, con pochi click, ci spostiamo da un negozio all’altro.

Un boom momentaneo?

Quindi il boom che viviamo potrebbe essere solamente momentaneo e le vendite di prodotti farmacologici e di benessere sul web riguarda ancora una minima percentuale di farmacie regolarmente operanti sul web, come ad esempio Farmavola. Difatti parliamo di un migliaio di farmacie che hanno intrapreso questo percorso complesso di digitalizzazione e che, tra le altre cose, devono essere autorizzare dal Ministero per poter operare. Di tutte le farmacie sul web soltanto il 20% porta a casa vendite rilevanti sul proprio fatturato e quindi stiamo parlando di un mercato che deve ancora compiere numerosi passi di crescita per mostrare appieno tutto il suo potenziale.

La prevenzione al centro delle scelte di acquisto

D’altro canto è vero che gli italiani si stanno dimostrando sempre più attenti alla salute preventiva, ovvero all’integrazione alimentare e alla selezione accurata di cosmetici e prodotti per la cura e l’igiene della famiglia. Per esempio si valuta meglio la scelta del dentifricio nell’ottica di evitare le costose cure dentarie oppure si comprende meglio l’integrazione alimentare per via di una rinata consapevolezza verso ciò che mangiamo. Di tutto ciò il vero vincitore è il concetto di prevenzione per cui le farmacie online hanno notato che rispetto al 2017 e al 2018 ha visto un rinnovato e intelligente interesse.

Prevenzione significa prestare attenzione al proprio corpo prima che questo si ammali, battendo sul tempo le patologie e migliorando in modo generalizzato la salute delle persone. La prevenzione riguarda maggiormente quella alimentare perché il settore ha visto una crescita impetuosa delle vendite di integratori, soprattutto quelli di vitamina D e C e, al secondo posto, di quelli antiossidanti. Prodotti acquistabili in qualsiasi eCommerce farmaceutico, come Farmavola che possiede una vastità di integratori fra cui scegliere.

Dai dati attuali al futuro prossimo

Questo lo si deve sicuramente alla pandemia, che ha rimesso in discussione la salute ed il benessere oltre ai pericoli di un organismo non attento alla salute. Anche l’attenzione per l’ambiente e le differenti scelte alimentari hanno contribuito in modo decisivo a modificare le abitudini di acquisto per ciò che riguarda i farmaci per l’autocura e i prodotti relativi a igiene, cosmesi e benessere. La centralità della salute che viviamo in questo periodo anomalo, quindi, trova come via preferenziale la farmacia online anche perché questa è regolamentata dal Ministero e percepita come sicura.

L’esperienza di acquisto, infatti, è caratterizzata da un esperto sempre presente che guida i consumatori nelle scelte e che li fa sentire accolti e protetti. Si tratta di un altro dato interessante da monitorare ma che dovrà essere convalidato anche quando la pandemia sarà stata debellata.

Quali saranno i futuri scenari del dopo Covid?

Gli esperti rinnovano la convinzione per cui prezzo, salute e integrazione alimentare saranno i concetti chiave che guideranno le scelte d’acquisto dei consumatori. Resterà il timore di ritrovarsi catapultati nell’oscurità che ha caratterizzato il 2020 e, quindi, i dispositivi medici per la prevenzione e l’igiene potrebbero vivere un ulteriore periodo di grande interesse. La sfida per le farmacie online, quindi, sarà quella di migliorare le prestazioni di vendita offrendo servizi accurati e vicini alle esigenze e ai timori dei consumatori.

Sarà importante investire migliori risorse nella diffusione delle corrette pratiche di prevenzione, così come sarà opportuno valutare l’arrivo sul web di tutte quelle realtà del settore che non hanno ancora fatto il grande passo verso il commercio elettronico. Ci aspettiamo grandi cambiamenti per il futuro prossimo, già a partire dalla prossima primavera quando, teoricamente, ci saremmo buttati alle spalle la fase più dura di questa gravissima pandemia mondiale.