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Ho Mobile, presunta vendita dei dati degli utenti sul dark web

Ho Mobile

Sarebbero stati venduti circa 2,5 milioni di dati clienti Ho Mobile sul dark web per una cifra davvero esigua. Cosa sta accadendo?

L’operatore virtuale di Vodafone, Ho Mobile, sarebbe stato vittima di un attacco informatico gravissimo. I dati di 2,5 milioni di clienti sarebbero stati rubati e venduti sul dark web per una cifra davvero esigua. A dare l’allarme è stato Bank Security. Il sito, specializzato nella sicurezza informatica (e molto affidabile), ha dichiarato di aver scoperto nella parte oscura di Internet un annuncio di vendita un intero database di info personali riguardanti innumerevoli clienti Ho Mobile. Il servizio ha smentito il furto dei dati, ma ha promesso che la questione sarà approfondita.

Ho Mobile: dati clienti sul dark web

Più di due milioni di dati clienti Ho Mobile sarebbero stati venduti sul dark web. A scoprirlo il sito di sicurezza informatica Bank Security. Tuttavia, nel database messo a disposizione sul dark web non vi sarebbero i dati di pagamento degli utenti come carte di credito o numeri di conto corrente. Nonostante tutto, la situazione desta preoccupazione.

Una falla di sicurezza

Secondo le informazioni rese note al momento, gli hacker avrebbero sfruttato una falla di sicurezza riuscendo così a ottenere tali dati. Tale falla sarebbe presente sulla piattaforma web o nell’applicazione di Ho Mobile. Sembra che il database rubato contenga dati quali nomi, cognomi, indirizzi, dati SIM (ICCD incluso), numeri telefonici, codici clienti e mail. Molti utenti saranno rassicurati tuttavia dal fatto che il database non conterrebbe password o dati di pagamento.

Il comunicato di Ho Mobile

In un comunicato del 29 dicembre Ho Mobile precisa che “in merito alle indiscrezioni di stampa riguardanti Ho Mobile” la compagnia non ha rilevato “nessuna evidenza di accessi massivi ai propri sistemi informatici. Ho Mobile non ha evidenze di accessi massivi ai propri sistemi informatici che abbiano messo a repentaglio i dati della customer base. Abbiamo avviato in collaborazione con le autorità investigative le indagini per ulteriori approfondimenti“.