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Scioglimento delle Camere, Gentiloni salirà al Colle

Scioglimento delle Camere

La diciassettesima legislatura è ormai arrivata al capolinea. E' infatti imminente lo scioglimento delle Camere: Gentiloni pronto a salire al Colle.

La diciassettesima legislatura è ormai arrivata al capolinea. E’ infatti imminente lo scioglimento delle Camere, con Gentiloni pronto a salire al Colle dopo la conferenza stampa di fine anno. A quel punto, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, avvierà la procedura di scioglimento delle Camere. Il tutto dopo aver ascoltato l’opinione dello stesso Presidente del Consiglio e dei Presidenti, Pietro Grasso e Laura Boldrini.

Scioglimento delle Camere

E’ ormai giunta al termine la diciassettesima legislatura. Nella giornata di oggi, infatti, dopo la conferenza stampa stampa di fine anno, infatti, il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, salirà al Colle. A quel punto, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, una volta ascoltati i pareri del Premier e dei Presidenti, Laura Boldrini e Pietro Grasso, avvierà la procedura che riguarda lo scioglimento delle Camere.

Dopo aver firmato il decreto di scioglimento delle Camere, Gentiloni tornerà al Quirinale per controfirmare tale decreto. Nella tappa successiva, a Palazzo Chigi si riunirà il Consiglio dei Ministri. In quel momento verrà fissata la data per le prossime elezioni 2018 (che con ogni probabilità sarà il 4 marzo) e anche il decreto sui collegi. Infine, lo stesso Gentiloni, questa sera stessa o al massimo domani mattina, tornerà nuovamente al Quirinale per farli firmare.

Appello per lo Ius Soli

Nel frattempo, però, proprio quasi allo scadere della legislatura è arrivato un ultimo appello per quanto riguarda le sorti dello Ius Soli. La sinistra del Pd, infatti, ha chiesto di prolungare la legislatura e di aspettare fino al prossimo gennaio per procedere con lo scioglimento delle Camere. L’obiettivo è quello di provare a portare a termine quello che invece non è riuscito nel corso della passata settimana al Senato, a causa dell’assenza del numero legale.

L’ultimo appello riguardante il tema dello Ius Soli arriva da Cuperlo, che attraverso una nota ripropone con forza questo argomento. Cuperlo in particolare scrive che la questione non può concludersi in questo modo, spiegando che “gli scranni vuoti al Senato, la fuga dei senatori 5 Stelle, quel brindisi leghista, il dispiacere profondo per quelle assenze di parlamentari del Pd, sono un’immagine da cancellare”.Per questo motivo, Cuperlo sostiene che il Premier dovrebbe chiedere al Capo dello Stato di di prolungare di qualche giorno la legislatura.

Una tesi che viene sostenuta anche da Manconi, che vede nei Cinque Stelle e nella destra i principali responsabili di questo momento di stallo. Lo stesso Manconi, però, se la prende anche con il suo partito, dichiarando che quei ventinove senatori assenti dimostrano come in realtà il Pd non ci abbia creduto abbastanza.

Appelli che però arrivano forse tardivamente, considerato che, come descritto in precedenza, il Presidente del Consiglio si sta apprestando a svolgere la conferenza stampa di fine anno, nel corso della quale si capirà e si saprà con certezza quella che sarà la sorte della legislatura. una sorte che però in questo momento sembra essere segnata. Il Capo dello Stato entro la fine dell’anno infatti procederà con lo scioglimento delle Camere, con le prossime elezioni politiche che dovrebbero essere fissate per il 4 marzo.