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Siete dei maniaci delle serie tv? Iniziate a preoccuparvi. Ricordate quel lungo periodo di buio televisivo tra 2007/2008? Era lo sciopero degli sceneggiatori. Una circostanza che, per noi, si tradusse in assenza di nuove stagioni, diverse serie tv cancellate, plot raffazzonati e lunghissime pause di produzione. Bilancio: un vero disastro. Ciò nonostante, lo sciopero è un diritto, un mezzo indispensabile per far sentire la propria voce. E pare che gli sceneggiatori statunitensi siano arrivati a organizzarne un altro. Lo sciopero dovrebbe iniziare tra una settimana.
Chi colpisce lo sciopero?
La Writers Guild of America (WGA) rappresenta i sindacati che tutelano gli scrittori cinematografici e televisivi. Il WGA, perciò, chiederà l’alleanza del Motion Picture and Television Producers per ridiscutere il contratto attuale. Lo scopo è quello di porre l’attenzione sui cambiamenti che, in questi anni, la televisione ha subito e gli effetti che questi stessi cambiamenti hanno avuto sui loro contratti attuali.
Come avrete sicuramente tutti notato, sono spuntate nuove reti e network quali Nat Geo ed E! che sono entrati nel gioco delle serie tv. Ciò significa un numero elevato di tv show. Stessa cosa anche per i servizi di streaming che sono diventati terreno fertile per la serialità. Questo, perciò, avrebbe contribuito a un cambiamento degli standard qualitativi delle stesse serie tv. Tanto per chiarirci, tv show da 10 a 13 episodi sono ormai molto più comuni, mentre la classica stagione di 22 o 24 episodi è drasticamente diminuita. Ma qual è il problema?
Gli sceneggiatori vengono pagati per ogni episodio. Circostanza che aveva un senso quando le stagioni televisive erano più lunghe. Senza contare che ci sono contratti di esclusiva a uno show che obbligano molti sceneggiatori a restare, per diversi periodi di tempo, senza lavoro. E’ come lavorare 8 ore al giorno, ma essere pagati per 4 e trascorrere le rimanenti legati da un vincolo che nega la cerca di un nuovo lavoro. I negoziati, inoltre, dovrebbero anche discutere del piano di assistenza sanitaria e del trattamento pensionistico. Gatte da pelare non facili.
Quando inizierà?
Gli sceneggiatori hanno votato, nella giornata di lunedì scorso, per l’autorizzazione allo sciopero. La votazione è passata con con uno schiacciante 96% a favore. Una percentuale determinante ma che non garantisce che lo sciopero si faccia. E’ soltanto un permesso. Il contratto attuale scade il 1° maggio. E se un nuovo accordo non verrà raggiunto, il WGA andrà avanti con lo sciopero, a partire da martedì 2 maggio.
Quali spettacoli ne risentirebbero?
Quasi tutti. Mettetevi il cuore in pace. Già dal giorno stesso, ad esempio, i programmi che utilizzano gli sceneggiatori per i monologhi ne saranno interessati. I tv show avranno un margine di manovra più lungo, dal momento in cui gli script sono scritti in anticipo di settimane o, a volte, anche di mesi. In questo caso, la produzione continuerà con gli script già scritti. Ma se lo sciopero persiste, anche questi inizieranno a zoppicare.
Quanto potrebbe durare lo sciopero?
Ovviamente, dipende da come si svolgeranno i negoziati. Lo sciopero del 2007, ad esempio, è durato più di 3 mesi. E con il risultato che molti show arrivarono addirittura a tagliare le loro stagioni. Altri, invece, vennero rimandati di molti mesi. Dita incrociate.