Martina Marraro Le proteste di Ryanair continuano: nuova ondata di scioperi prevista per mercoledì 12 settembre. Sono stati cancellati 150 voli su 400 da e per la Germania, come ha annuncciato Kenny Jacobs, il direttore marketing della compagnia.Ma questo è solo l’inizio…
Minacce di licenziamento
Jacobs ha riferito che l’impatto economico che hanno gli scioperi è piuttosto forte e qualora dovessero continuare adotteranno delle contromisure, attraverso licenziamenti. I progetti della compagnia irlandese sono diversi, tra questi anche la volontà di espandersi, ma senza sostegno del personale e a causa delle agitazioni si procede a rilento.
“Queste minacce di sciopero possono solo danneggiare gli affari di Ryanair in Germania, e se continuano, porteranno a tagli di basi e tagli di posti di lavoro sia per i piloti tedeschi che per l’equipaggio di cabina, in particolare in alcune basi secondarie tedesche“. A difesa dei dipendenti della compagnia aerea si esprimono i sindacati che mettono in luce la mancanza di progresso da parte della società irlandese: “Questo è il modo in cui Ryanair si occupa dei suoi dipendenti: facendo pressione su di loro, spaventandoli e minacciandoli”. Pare però che questo sia solo un’anticipazione di quello che accadrà il 28 settembre, data in cui è prevista una forte agitazione che coinvolgerà quasi tutta Europa. In particolare: Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Portogallo e Italia.
Cosa fare se il volo viene cancellato
Per i voli cancellati, Ryanair propone due soluzioni: La richiesta di un rimborso o la modifica del volo. La richiesta di rimborso deve essere effettuata online, collegandosi al sito della compagnia. La somma dovrebbe essere restituita entro 7 giorni. Oppure, è possibile cambiare il volo gratuitamente, posti permettendo. Inoltre se il volo parte da un aereoporto alternativo, Ryanair si impegna a coprire i costi del trasferimento da/per il tale aeroporto.
