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Scomparsa di Manuela Bailo: interrogato il fidanzato

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Nuovi dettagli sulla misteriosa scomparsa di Manuela Bailo riguardano i messaggi del cellulare e l'avvistamento della sua Opel

Alcuni dei dettagli diffusi nei giorni precedenti sono stati smentiti, altri ne sono emersi, infittendo di mistero la storia della scomparsa di Manuela Bailo. Tra le notizie che sono venute fuori per esempio il fatto che la ragazza non è mai stata a Garda, mentre è stato diffuso un video della sua auto a Brescia e lo sguardo degli addetti alle indagini si concentra sul fidanzato, interrogato in Procura.

L’interrogatorio al fidanzato

Matteo Sandri, il fidanzato di Manuela, è stato interrogato per due ore in Procura nella giornata del 10 agosto. Subito dopo i carabinieri lo hanno accompagnato e casa ed hanno effettuato una minuziosa perquisizione dell’appartamento in cui Sandri aveva vissuto con la ragazza. I due continuavano infatti a vivere sotto lo stesso tetto nonostante la relazione fosse finita. E’ in quell’appartamento, inoltre, che Manuela è stata vista per l’ultima volta.

A proposito di quegli ultimi attimi di cui è possibile rintracciare le attività della ragazza, i carabinieri hanno anche esaminato le registrazioni delle telecamere di sicurezza che hanno inquadrato la ragazza nei minuti in cui ha lasciato per l’ultima volta l’appartamento di Sandri ed è entrata in macchina, una Opel Corsa. A quanto emerso, la ragazza si sarebbe diretta verso Via Conicchio e poi al Villaggio Prealpino. Infine sarebbe giunta a Via Milano e Via Triumplina. Dopodiché le tracce della sua auto si perdono e termina in sostanza tutto quello che si sa sugli ultimi spostamenti di Manuela.

I carabinieri quindi hanno concluso che l’auto potrebbe ancora trovarsi a Brescia e che prima o poi salterà fuori. Invece la ragazza potrebbe essere uscita dalla città a bordo di un’altra auto oppure potrebbe essersi allontana a piedi.

I messaggi del cellulare

Intanto è continuata anche l’analisi dei messaggi scambiati dal cellulare della ragazza prima e dopo il giorno della scomparsa, lo scorso 29 luglio. Sandri insieme ad alcuni familiari è convinto che quei messaggi, inviati subito dopo la scomparsa ad alcuni amici e al responsabile in ufficio, non sono stati scritti dalla ragazza. L’ultimo di questi messaggi è stato spedito proprio a Sandri. Una cosa per ora è certa: che il suo smartphone risulta appoggiato alla rete telefonica di Brescia e non al lago di Garda, come invece riportava in uno dei messaggi all’ex fidanzato. In ogni caso, dopo i fuorvianti messaggi sms e su WhatsApp, il cellulare risulta ora spento.

Cresce quindi tra i familiari il presentimento che possa essersi trattato di un rapimento, ma ai fatti concreti rimangono ancora molte piste aperte.