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"Sconti ai no vax", bufera sul BB. Quale libertà di scelta?

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Albergatore romano: sconti solo alle famiglie no vax. Il web si divide. Cosa potrebbe cambiare con la nuova proposta di legge anti vaccini

A Roma un B&B pubblica un’insolita promozione: “Solo per famiglie freenovax sconto dal 70 al 90%. Prezzo pieno per gli altri. Libertà di scelta”. Dalle pagine Facebook dell’attività, dove ha fatto capolino l’annuncio, il post è diventato virale in pochissimo tempo, dividendo gli utenti del web in sostenitori e non.

Sconti del 70/90% per i no vax

“Non ghettizzo nessuno, voglio solo premiare secondo i miei canoni e sono sempre per la libertà di scelta” è stata la risposta del titolare a quanti hanno chiesto spiegazioni sull’insolita proposta. Quella dell’albergatore romano è, ne sono convinti tutti i suoi sostenitori, “la migliore risposta possibile a queste discriminazioni” insomma una replica a presunte violazioni di diritti e restrizioni delle libertà personali perpetrate da generici “diffusori di odio”. Che siano medici? Politici? Cospiratori?

“Libertà di scelta anche per i medici che devono curarvi”

Molti sono stati i commenti contrari: “Che bello, almeno vi mettete in quarantena da soli. Vi toglierei l’assistenza sanitaria. Libertà di scelta anche per i medici che devono curarvi quando vi sentite male, ed improvvisamente credete nella scienza tradizionale e andate al pronto soccorso” scrive un ragazzo. E ancora c’è chi ironizza: “Non ci credo! Vacanze e morbillo scontati tutto in un colpo solo. Ottengo ulteriore sconto se vengo portandomi la pertosse da casa? Al limite forse ho anche del tetano avanzato… Ah no, cavoli, è vero, i miei il cervello ce l’hanno e mi hanno vaccinata quando ero piccola!”

Contro i vaccini

Malgrado tutto l’annuncio rispecchia fedelmente l’attuale panorama del dibattito pubblico su un tema particolarmente sentito in ambito sanitario e politico. Sempre più nutrita è infatti quella parte di popolazione italiana che aderisce alla corrente no vax o free vax. Coloro i quali sostengono la libertà decisionale in merito alla scelta di vaccinare o meno i propri figli e non solo. Con la viva preoccupazione degli uomini di scienza.

Protetti dall’immunità di gregge

Gli esperti hanno cercato di porre un freno alle adesioni no vax, sottolineando più volte come la scelta delle vaccinazioni debba necessariamente essere obbligata. Questo proprio perché la decisione di non vaccinare o vaccinarsi non mette a rischio solo la propria salute e quella dei propri figli, che comunque rischiano di pagare le conseguenze di una scelta che in definitiva qualcun altro ha preso per loro, ma espone ad un rischio inutile l’intera collettività. La fantomatica “immunità di gregge” non è un’invenzione della lobby medico-politica per tenere la collettività soggiogata, come vorrebbero alcune teorie del complotto anti vaccini, è bensì quel livello di copertura vaccinale considerato sufficiente all’interno di una popolazione, affinché alcune malattie infettive possano dirsi debellate. È l’unico motivo per cui anche le persone non vaccinate si possano considerare al sicuro. Almeno per ora.

Ma cosa accadrebbe se un numero sempre più crescente di individui decidesse di non volersi più vaccinare?

La proposta di legge contro i vaccini

Paiono non esserselo chiesto gli esponenti del nostro “governo del cambiamento” più preoccupati di raccogliere il consenso di una cittadinanza sostanzialmente disinformata, piuttosto che di agire sui reali problemi che affliggono il nostro paese. E così è arrivata puntualissima la proposta di legge contro i vaccini, presentata dall’M5s al consiglio regionale del Lazio, con primi firmatari Davide Barillari e Roberta Lombardi.

Grazie a questi luminari forse un giorno potranno essere vietate le vaccinazioni nel primo anno di vita, attualmente ne sono previste per obbligo dieci. Che tra queste non ve ne sia nessuna di una qualche utilità? Pare di no. D’altra parte chi è mai morto di morbillo o varicella?

Come alternativa alla medicina inoltre la proposta di legge fa appello ai benefici di una generica buona nutrizione, riguardo alla quale tutti i genitori dovranno essere informati. E per garantire che non vi siano mai più discriminazioni sarà cura della scuola evitare di formare classi distinte, tra vaccinati e non.

La nuova proposta stabilisce inoltre per quanti siano intenzionati a vaccinarsi l’obbligo di ottenere un nulla osta dall’Asl entro 48 ore dalla vaccinazione. In questo modo sarà introdotto un iter burocratico che in definitiva penalizzerebbe quanti fossero intenzionati a ricorrere a cure tradizionali, di fatto disincentivando i vaccini. Alla faccia della libertà di scelta!