Sono almeno 17 le vittime che hanno perso la vita nei pressi dell’aeroporto di Juliaca, in Perù, dopo la ripresa delle proteste che chiedevano elezioni anticipate e il rilascio dell’ex presidente incarcerato Pedro Castillo.
Scontri in Perù: 17 morti
Sono riprese le proteste che chiedevano le elezioni anticipate e il rilascio dell’ex presidente incarcerato Pedro Castillo, in Perù. Almeno 17 persone hanno perso la vita vicino all’aeroporto di Juliaca, come ha reso noto il difensore civico locale. I manifestanti, che chiedono le dimissioni della presidente Dina Boluarte, avevano cercato di invadere l’aeroscalo della città. Queste vittime portano a 39 il bilancio dei morti negli scontri antigovernativi con le forze di sicurezza da quando sono iniziate le polemiche dopo la destituzione e l’arresto di Castillo.
Perù, difensore civico: “Chiediamo alle forze dell’ordine di fare un uso legale e proporzionato della forza”
Castillo sta scontando 18 mesi di carcere con l’accusa di ribellione e tentato colpo di Stato. Dovrà restare in carcere fino al 6 giugno 2024. “Chiediamo alle forze dell’ordine di fare un uso legale, necessario e proporzionato della forza e sollecitiamo la Procura di Stato a svolgere un’indagine tempestiva per chiarire i fatti” ha scritto l’ufficio del difensore civico su Twitter. Le proteste sono iniziate dopo la destituzione da parte del Parlamento e l’arresto di Castillo, in seguito al suo tentativo di sciogliere il Parlamento.