> > Scontri Milano: polizia, black bloc si potevano bloccare

Scontri Milano: polizia, black bloc si potevano bloccare

221

Sono parole shocckanti quelle di un agente di polizia che il 1 maggio era in servizio a Milano nelle calde ore degli scontri per le vie del centro, quando un gruppo di black bloc ha messo a ferro e fuoco la città. La polizia in assetto antisommossa non è intervenuta subito e in un'intervista a...

11

Sono parole shocckanti quelle di un agente di polizia che il 1 maggio era in servizio a Milano nelle calde ore degli scontri per le vie del centro, quando un gruppo di black bloc ha messo a ferro e fuoco la città. La polizia in assetto antisommossa non è intervenuta subito e in un’intervista a Qn, un agente che è voluto rimanere anonimo ha spiegato perchè: “Ci sono stati dei momenti in cui tutti noi sapevamo che si potevano prendere, fermare. Ma il funzionario ha detto no – ha detto – Era un ordine e noi agli ordini dobbiamo obbedire. Ci sono alcuni funzionari che i gradi sembrano averli vinti con i punti delle merendine”. Parole che mettono in cattiva luce chi quel giorno, si è occupato del coordinamento delle operazioni di polizia. Secondo l’agente era possibile fermare i black bloc: “A un certo punto li avevamo chiusi in una piazza – ha aggiunto – In quel momento i black bloc si potevano bloccare, se ne potevano fermare parecchi. Bastava spostare un po’ di uomini e si potevano chiudere del tutto. È vero che avremmo sguarnito il presidio verso la Scala, ma si poteva ridislocare solo una parte degli agenti”. Il poliziotto ha anche aggiunto che “già dalla vigilia si sapeva che l’orientamento era di evitare il contatto a tutti i costi. Fa rabbia vedere la gente che piange perché ha il negozio distrutto. La gente che ti chiede perché non li hai fermati”. L’agente ha così concluso: “Veniamo addestrati per fare queste cose, ma se poi non le dobbiamo fare perché ci addestriamo?”.